Con 9 voti contro 2 e 1 astensione la Commissione si è pronunciata a favore della modifica della legge sull’energia (23.051). Scopo della modifica è velocizzare le decisioni riguardanti l’autorizzazione di impianti per la produzione di elettricità da fonti rinnovabili. Tali decisioni sono indispensabili per realizzare entro i termini stabiliti l’obiettivo di una svolta energetica. La Commissione sottolinea che i tempi necessari per chiarire la possibilità di costruire un impianto sono attualmente troppo lunghi. Ricorda in proposito che nella votazione popolare del 9 giugno 2024, il Popolo ha accettato a larga maggioranza le modifiche della legge sull’energia e con essa i 16 progetti di centrali idroelettriche ivi menzionati. In virtù della legittimazione democratica di cui godono, è ora essenziale realizzarli rapidamente, ragione per cui la Commissione propone con 7 voti contro 3 e 1 astensione di escludere il diritto di ricorso delle associazioni contro tali progetti. Una minoranza si oppone a questa restrizione in quanto sminuisce l’importanza di uno strumento proprio allo Stato di diritto.
Procedura accentrata per l’autorizzazione di impianti solari ed eolici
La modifica di legge prevede l’introduzione da parte dei Cantoni di una procedura specifica per l’autorizzazione di impianti solari ed eolici di interesse nazionale. La nuova procedura consentirà di ridurre il numero di tappe previste, ognuna delle quali, attualmente, può essere oggetto di ricorso fino dinanzi al Tribunale federale. Inoltre, la Commissione propone di rinunciare all’inserimento di una specifica menzione nel piano direttore se l’impianto è previsto in un territorio particolarmente adeguati (8 voti contro 3). Con 6 voti contro 4 chiede, invece, che l’autorizzazione di ogni singolo impianto sia vincolata al consenso del Comune di ubicazione – salvo nel caso in cui il Cantone stabilisca una diversa ripartizione delle competenze. Per quanto attiene alle centrali idroelettriche, la Commissione è unanime nel ritenere che l’attuale collaudata procedura a due fasi (concessione e autorizzazione edilizia) vada mantenuta. Auspica però che, in futuro, per tali centrali non sia più necessaria una corrispondente annotazione nei piani di utilizzazione (7 voti contro 3). La minoranza è invece dell’avviso che non occorra modificare le norme in vigore. La Commissione propone infine, con 9 voti contro 3, di prevedere per gli ampliamenti di impianti esistenti, una concessione supplementare che non incida sulla concessione in essere.
Maggiore flessibilità in materia di misure sostitutive per le aree protette
Con 10 voti contro 3 la Commissione propone di modificare l’attuale disposizione affinché laddove biotopi degni di protezione siano minacciati non si debbano più imperativamente prevedere sostituzioni confacenti nell’ambito del progetto edile, bensì che si possa delegare questo compito ai Cantoni e indennizzarli di conseguenza. Una minoranza è contraria a questa soluzione poiché non garantirebbe l’attuazione delle misure sostitutive. Per la Commissione, infine, è essenziale dare impulso alla realizzazione dei grandi impianti fotovoltaici di cui all’articolo 71a della legge sull’energia. Con 10 voti contro 3 propone di sostenerli finanziariamente anche se non immettono parzialmente elettricità nella rete già entro la fine del 2025, nella misura in cui la domanda è stata depositata pubblicamente entro questa data. Una minoranza della Commissione è contraria a questa modifica poiché, a suo avviso, verrebbe meno un importante incentivo all’accelerazione della produzione di elettricità.
Con 9 voti contro 3 la Commissione ha deciso di dare seguito all’iniziativa del Cantone di San Gallo 23.318 («Adeguare il diritto di ricorso delle associazioni per i progetti nel settore energetico»), poiché diverse misure politiche per il potenziamento delle energie rinnovabili sono ancora in discussione.
Nuove misure di gestione del lupo
Con 9 voti contro 3, la Commissione ha deciso di presentare la mozione 24.4257 con la quale, ai fini della regolazione degli effettivi di lupi, incarica il Consiglio federale di sostenere, nell’ambito della Convenzione di Berna, il declassamento del lupo da specie «assolutamente protetta» a specie «protetta». La mozione chiede inoltre che in futuro la regolazione degli effettivi possa avvenire su base regionale. Al Consiglio federale si chiede altresì di esaminare in quale misura i Cantoni hanno la possibilità di istituire delle zone senza lupi. La maggioranza della Commissione reputa la mozione necessaria se si vuole garantire la giusta flessibilità nel reagire alla crescita della popolazione di lupi nonché ridurre l’onere amministrativo. La Commissione respinge pertanto la mozione 22.3478.
Con 9 voti contro 3, la Commissione propone inoltre di accogliere la mozione 22.3477, che chiede di velocizzare l’ottenimento dell’autorizzazione all’abbattimento per gli esemplari di lupo problematici e di semplificare l’accesso agli aiuti finanziari per le misure di protezione delle greggi. Una minoranza respinge invece le mozioni 24.4257 e 22.3477.
Legge quadro per la cattura, il trasporto e lo stoccaggio di CO2
Senza controproposte la Commissione ha deciso di presentare la mozione 24.4256, che chiede al Parlamento di elaborare una legislazione nazionale sulla cattura, il trasporto e lo stoccaggio del CO2. A suo avviso, le tecnologie applicate alla cattura e allo stoccaggio del CO2 (in inglese: carbon capture and storage, CCS) sono essenziali per consentire alla Svizzera di raggiungere l’obiettivo delle emissioni nette pari a zero e della riduzione dei gas serra. È pertanto essenziale definire in una legge quadro norme armonizzate per il periodo successivo al 2031, nel rispetto delle competenze costituzionali. Al riguardo, la Commissione rimanda alla perizia elaborata su sua richiesta dall’Ufficio federale di giustizia.
Migliore protezione dalle piene del Reno alpino
Nella votazione sul complesso, la Commissione ha approvato all’unanimità tutti e tre i disegni dell’oggetto 24.044 («Protezione contro le piene del Reno dalla foce dell’Ill al lago di Costanza»). La Commissione ha approvato senza alcuna modifica il decreto federale concernente il trattato con l’Austria e quello sul credito d’impegno, mentre ha proposto piccoli adeguamenti alla nuova legge sul Reno alpino, che disciplina l’attuazione del progetto per la protezione contro le piene del Reno (progetto «RHESI»). La Commissione intende assicurare che la rimozione del materiale solido di fondo rientri tra le attività di ordinaria manutenzione idrica.
La Commissione propone infine, con 4 voti contro 4 e il voto decisivo del presidente, di accogliere la mozione 23.4379, che intende rendere meno severi i requisiti per le aziende agricole riguardanti l’esonero dall’allacciamento alla canalizzazione pubblica.
Presieduta dal consigliere agli Stati Beat Rieder (M-E, VS), la Commissione si è riunita a Berna il 10 e l’11 ottobre 2024. A parte della seduta era presente il consigliere federale Albert Rösti.