Il Palazzo del Parlamento attira ogni anno circa 100 000 visitatori che seguono i dibattiti delle Camere, incontrano i parlamentari, partecipano a visite guidate o a eventi. Tuttavia, attualmente non è possibile soddisfare tutte le richieste a causa dello spazio limitato presso l’entrata riservata ai visitatori, delle elevate esigenze di sicurezza e dei molteplici scopi per cui è utilizzato il Palazzo del Parlamento.
Per questo motivo, la Delegazione amministrativa dell’Assemblea federale, in collaborazione con l’Ufficio federale delle costruzioni e della logistica (UFCL), ha esaminato la possibilità di adibire a centro visitatori e d’informazione del Parlamento alcune parti dell’ex stabile di Credit Suisse situato in Bundesplatz 2 a Berna.
Dopo avere svolto una serie di chiarimenti preliminari, la Delegazione amministrativa ha deciso di proseguire con il progetto. Nella sua seduta del 15 novembre 2024 ha dunque stabilito di inviare a IGIMO AG e a UBS, rispettivamente proprietaria dell’immobile e conduttrice, una dichiarazione d’intenti per la locazione di superfici idonee al pianoterra e al primo piano dello stabile. Non appena tutte le parti avranno sottoscritto la dichiarazione d’intenti sarà avviato uno studio di fattibilità, i cui esiti sono attesi per l’autunno 2025. Per tale studio è stato iscritto a bilancio un credito per un massimo di 150 000 franchi. Nel quadro dello studio di fattibilità si esamineranno inoltre possibilità di utilizzazione da parte di terzi.
Eric Nussbaumer è stato nominato delegato responsabile del progetto per la Delegazione amministrativa. Questi ha sottolineato che «la nostra democrazia diretta si nutre della partecipazione attiva della popolazione. Con il centro visitatori e d’informazione s’intende offrire alla popolazione un luogo in cui scoprire e comprendere la nostra democrazia e i processi politici del nostro Paese».
I prossimi passi seguiranno l’iter politico. Lo studio di fattibilità e un piano dettagliato di utilizzazione saranno integrati nel messaggio 2026 sugli immobili, che sarà esaminato dalle Camere nel 2026.