Anche la CET-N decide di presentare una mozione di commissione in relazione con l’accordo istituzionale mediante la quale il Consiglio federale è incaricato di condurre negoziati supplementari con l’UE o di adottare altre misure adeguate per migliorare l’accordo.

​Dopo che, il 26 febbraio 2019, la Commissione ha sentito esperti in merito all’accordo istituzionale fra la Svizzera e l’UE (cfr. comunicato stampa del 27 febbraio 2019), ha ora condotto un colloquio con i capi del DFAE e del DEFR e adottato, con 8 voti contro 7 e 9 astensioni, un parere all’indirizzo del Consiglio federale. Il punto 7 del parere è stato adottato con 12 voti contro 11 e 2 astensioni. Una proposta secondo cui il Consiglio federale dovrebbe chiarire con l’UE le questioni aperte, fra cui l’avvio della procedura ordinaria in vista dell’approvazione dei trattati internazionali, è stata respinta dalla Commissione con 7 voti contro 16 e 2 astensioni.

La CET-N ha inoltre deciso di presentare una mozione di commissione (19.3420) che riprende letteralmente diversi punti della commissione di mozione della sua omologa (19.3416). Qualora le mozioni della CET-N e della CET-S fossero accolte dalle rispettive Camere nella sessione estiva, il Consiglio federale sarà incaricato di condurre trattative complementari con l’UE sui punti comuni delle due mozioni. Una proposta per una mozione di commissione con la quale il Consiglio federale dovrebbe essere incaricato di non sottoscrivere l’accordo è stata respinta dalla CET-N con 16 voti contro 8 e 1 astensione.

La Commissione si è inoltre esplicitamente opposta a mettere a disposizione degli esperti da essa consultati o a rendere pubblici documenti che l’Amministrazione ha allestito su sua richiesta.

2. Inizio dei lavori concernenti l’iniziativa sull’acqua potabile e l’iniziativa sui pesticidi

La Commissione si è occupata per la prima volta delle due iniziative popolari denominate «Acqua potabile pulita e cibo sano» (18.096) e «Per una Svizzera senza pesticidi sintetici» (19.025) e al riguardo ha svolto alcune audizioni. I rappresentanti dei due comitati d’iniziativa hanno così avuto modo di illustrare le loro posizioni, così come gli esponenti della Conferenza dei direttori cantonali dell’agricoltura (CDCA), dell’IFADPA (Istituto federale per l’approvvigionamento, la depurazione e la protezione delle acque del PF), della Società Svizzera dell’Industria del Gas e delle Acque (SSIGA), dell’Unione svizzera dei contadini (USC), di Agrarallianz, dell’Unione svizzera delle arti e mestieri (USAM) e della Federazione delle industrie alimentari svizzere (FIAL). In occasione della sua seduta di maggio la Commissione avvierà l’esame materiale delle iniziative popolari.

3. Audizioni sulla Promozione della piazza economica 2020-2023

Prima di procedere alle deliberazioni sul progetto 19.016, riguardante la Promozione della piazza economica 2020-2023, la Commissione ha sentito le cerchie interessate. Sono stati invitati a partecipare alle audizioni una rappresentanza dei Cantoni, e più precisamente della Conferenza dei direttori cantonali dell’economia pubblica, esponenti della Federazione svizzera del turismo, di Switzerland Global Enterprise nonché un esperto della Haute Ecole Spécialisée della Svizzera occidentale (HES-SO) in Vallese. Il dibattito d’entrata in materia e la deliberazione di dettaglio sono in programma per la prossima seduta della Commissione, prevista il 16 e il 17 maggio.

4. Altre decisioni

Con 17 voti contro 7, la Commissione si è allineata alla decisione della sua omologa del Consiglio degli Stati, dando seguito all’iniziativa parlamentare 17.409 depositata dal consigliere agli Stati Josef Dittli, che chiede di precisare la nozione di abuso nella legge sulla sorveglianza degli assicuratori (LSA). In linea di principio, la CET-S ha ora l’incarico di preparare un relativo progetto di legge. Essa ha però anche la possibilità di integrare la richiesta dell’iniziativa nella revisione della LSA, che il Consiglio federale sottoporrà al Parlamento verosimilmente all’inizio del 2020.

La Commissione propone, con 19 voti contro 5, di non dare seguito all’iniziativa parlamentare Kiener Nellen 18.414 che chiede di sopprimere, nella legislazione fiscale, l’autodenuncia esente da pena. La maggioranza ritiene che questa possibilità debba essere mantenuta nel diritto fiscale. Anche se lo scambio automatico d’informazioni priva progressivamente di questa possibilità i contribuenti con conti all’estero, essa rimane del tutto pertinente per i contribuenti che detengono unicamente conti in Svizzera.

Presieduta dal consigliere nazionale Jean-François Rime (UDC, FR), la Commissione si è riunita a Berna il 15 e il 16 aprile 2019. In parte erano presenti alla seduta i consiglieri federali Guy Parmelin e Ignazio Cassis.