La maggioranza della Commissione propone di approvare l'introduzione dello scambio automatico di informazioni (SAI) in materia fiscale con altri 19 Stati. La Commissione ha inoltre trattato il rapporto del Consiglio federale sul meccanismo di verifica relativo alla trasmissione dei dati ai Paesi con i quali si applica lo SAI dal 2018.

​Con 15 voti contro 8 la Commissione è entrata in materia sui 19 decreti federali proposti dal Consiglio federale (19.033) volti ad attivare lo scambio automatico di informazioni in materia fiscale con 19 nuovi Paesi. Con 14 voti contro 8 e 2 astensioni, la Commissione ha segnatamente respinto una proposta di sospendere l'esame dell'oggetto e di sentire previamente l'incaricato federale della protezione dei dati. Nella votazione sul complesso, la Commissione ha appovato i 19 decreti. Una minoranza ha proposto di non entrare in materia.
Conformemente al decreto federale concernente il meccanismo di verifica deciso dal Parlamento nel dicembre 2017 (17.040), la Commissione è inoltre stata consultata dal Consiglio federale prima della trasmissione dei dati a una serie di Stati con i quali la Svizzera ha concordato lo scambio automatico di informazioni. La Commissione ha preso conoscenza del rapporto del Consiglio federale. Con 13 voti contro 7 e un'astensione, essa ha respinto una proposta volta a raccomandare all'Esecutivo di non trasmettere tali dati agli Stati interessati. Secondo i sostenitori di questa proposta, il Consiglio federale nel suo rapporto non dimostra in modo sufficiente che il principio di specialità viene rispettato in tali Paesi. Pur sollevando interrogativi in merito a taluni Paesi, la maggioranza ha ritenuto che le garanzie presentate nel rapporto fossero sufficienti. La maggioranza ha rilevato che del resto nessuna persona interessata si è sinora opposta alla trasmissione dei dati. La Commissione trasmetterà il verbale della seduta al Consiglio federale per renderlo attento alle opinioni e agli interrogativi formulati.

2. Audizioni in merito all'iniziativa «Per prezzi equi»

La Commissione ha iniziato il dibattito sull'iniziativa «Per prezzi equi» e il suo controprogetto indiretto (19.037) procedendo ad audizioni. Oltre al comitato d'iniziativa, sono stati invitati a dare il loro parere l’Unione svizzera delle arti e mestieri (USAM), l’Unione svizzera degli articoli di marca (ProMarca), la Commissione della concorrenza (Comco), il Sorvegliante dei prezzi nonché due esperti. L'iniziativa popolare mira a combattere i prezzi elevati in Svizzera adottando, nella legge sui cartelli, misure contro le imprese che dominano il mercato e vietando il cosiddetto blocco geografico nel commercio online. Il controprogetto indiretto della Confederazione si limita ad una modifica della legge sui cartelli volta a evitare distorsioni della concorrenza negli scambi transfrontalieri. La discussione materiale dell'iniziativa e della controproposta è prevista per la prossima seduta del 19–20 agosto.

3. Discussioni concernenti la governance dell’assicurazione contro la disoccupazione

La Commissione ha deciso senza opposizioni di entrare in materia sull’oggetto del Consiglio federale (19.035) concernente la modifica della legge sull’assicurazione contro la disoccupazione (LADI). Le modifiche proposte, accolte in larga misura e senza contrasti nella procedura di consultazione, prevedono la semplificazione della normativa sul lavoro ridotto e la preparazione alla digitalizzazione della LADI. La Commissione vorrebbe impiegare le deliberazioni per approfondire le riflessioni sulla tematica della governance nell’ambito dell'assicurazione contro la disoccupazione: essa ha dunque richiesto ulteriori informazioni all’Amministrazione. L’oggetto verrà nuovamente discusso in agosto.

4. Un servizio indipendente esaminerà l’impatto della regolamentazione dell’Amministrazione

Con 15 voti contro 7 la CET-N ha approvato l’iniziativa parlamentare della commissione omologa del Consiglio degli Stati 19.402 Analisi indipendente dell’impatto della regolamentazione. Essa chiede che nella legge sull’organizzazione del Governo e dell’Amministrazione sia previsto un servizio indipendente incaricato di esaminare l'esattezza e la qualità delle analisi d’impatto della regolamentazione (AIR) effettuate dall’Amministrazione per i progetti di regolamentazione importanti. Con la decisione odierna viene conferito mandato alla CET-S di elaborare il relativo progetto di legge entro due anni.

5. La CET-N non vuole inasprire le esigenze relative ai fondi propri per le banche di rilevanza sistemica

Con 17 voti contro 5 e un'astensione, la Commissione non ha dato seguito all'iniziativa parlamentare 18.452 del consigliere nazionale Benoît Genecand, che chiede per le banche di rilevanza sistemica una quota di fondi propri pari ad almeno il 10 per cento. La maggioranza ritiene che negli ultimi anni siano state adottate numerose misure e che la regolamentazione per le grandi banche sia stata consolidata. Queste ultime detengono oggi nettamente più capitale proprio rispetto all'epoca della crisi finanziaria del 2008. Agendo ora nel senso dell'iniziativa parlamentare, si metterebbero a repentaglio il sistema introdotto da allora e la competitività delle banche. La minoranza ritiene invece che il sistema attuale non sia a prova di crisi nonostante gli adeguamenti apportati. Le banche devono essere messe in condizione di affrontare da sole un'eventuale crisi. Chiede pertanto che venga dato seguito all'iniziativa.

6. Rafforzamento dell’istituto nazionale svizzero di allevamento equino

L’iniziativa parlamentare 17.461 depositata dal consigliere nazionale Olivier Feller chiede di iscrivere nella legge i compiti dell’istituto nazionale svizzero di allevamento equino, allo scopo di rafforzare quest'ultimo. La mozione 19.3415, accolta dal Consiglio degli Stati, persegue lo stesso obiettivo, ma livello di ordinanza. Senza opposizioni, la CET-N propone alla sua Camera di dare seguito anche a questa mozione. L’iniziativa parlamentare 17.461 è stata temporaneamente sospesa, per poter disporre di uno strumento nel caso in cui l’attuazione della mozione non andasse nel senso auspicato.

Presieduta dal consigliere nazionale Jean-François Rime (UDC, FR), la Commissione si è riunita a Berna il 4 e il 5 luglio 2019.