1. Misure collaterali per i lavoratori distaccati e proroga di contratti normali di lavoro che prescrivono salari minimi
Dopo l’entrata in materia sul progetto relativo ai lavoratori distaccati (15.054) nella sua seduta del 12 aprile 2016, la Commissione ha proseguito la deliberazione di dettaglio. Con 8 voti contro 2 e 1 astensione ha introdotto un capoverso secondo il quale, in caso di violazioni di particolare gravità delle condizioni lavorative e salariali minime, è possibile infliggere una sanzione pecuniaria che può arrivare fino a 30 000 franchi e cumulativamente pronunciare un’interdizione di prestazione dei servizi in Svizzera per una durata da uno a cinque anni. La Commissione intende così rafforzare il carattere dissuasivo delle sanzioni amministrative della legge, in particolare nei confronti delle imprese estere poco scrupolose. Propone per contro, con 8 voti contro 3 e 0 astensioni, di non seguire il Consiglio nazionale per quanto riguarda l’articolo 360a capoverso 3 CO che prevede la possibilità di prorogare contratti normali di lavoro che prescrivono salari minimi. La Commissione ha in effetti deciso, con 8 voti contro 3 e 0 astensioni, di riprendere la formulazione proposta dal Consiglio federale nel suo disegno 16.029. La maggioranza della Commissione ritiene che la formulazione proposta dal Consiglio nazionale si spinga troppo in là e potrebbe permettere l’introduzione di un salario minimo in Svizzera senza che sia stata addotta la prova del dumping salariale. In occasione della votazione sul complesso, la Commissione propone di adottare il progetto con 10 voti contro 1 e 0 astensioni.
Avendo già trattato la questione nella legge federale sui lavoratori distaccati (15.054, la Commissione propone senza opposizione alla sua Camera di non entrare in materia sul disegno del Consiglio federale riguardante la proroga di contratti normali di lavoro che prescrivono salari minimi (16.029). Per le stesse ragioni formali, con 10 voti contro 0 e 1 astensione la Commissione non ha neppure dato seguito all’iniziativa parlamentare (15.487) depositata dal consigliere agli Stati Filippo Lombardi.
2. Iniziativa popolare «Per la sicurezza alimentare»
La CET-S ha iniziato la deliberazione sull’iniziativa popolare «Per la sicurezza alimentare» (15.050), che nella sessione primaverile il Consiglio nazionale ha proposto di accogliere. Oltre a questa iniziativa dell’Unione svizzera dei contadini, negli ultimi mesi si sono concretizzate altre tre iniziative popolari nel settore dell’agricoltura: l’iniziativa per la sovranità alimentare, l’iniziativa per alimenti equi e l’iniziativa per vacche con le corna. Prima della sua decisione sulla raccomandazione di voto, la CET-S vorrebbe procedere a una panoramica di tutte le iniziative ed esaminare se e come possono essere coordinate – anche sotto il profilo delle scadenze. La Commissione ritiene inoltre che vi sia necessità di informazione supplementare riguardo a vari punti ripresi dall’iniziativa «Per la sicurezza alimentare» e alle loro conseguenze sulla pianificazione del territorio e sulla ripartizione dei fondi nel settore dell’agricoltura. Entro la sua prossima seduta del 2016 si aspetta in merito una rapporto dell’Amministrazione. Per finire, ad agosto la Commissione vuole sentire sull’argomento una rappresentanza dei Cantoni e dell’Unione svizzera dei contadini.
3. LSF/LIFIN: iniziata la deliberazione di dettaglio
La CET-S ha iniziato la deliberazione di dettaglio della legge sui servizi finanziari e della legge sugli istituti finanziari (15.073), assegnando contestualmente all’Amministrazione ulteriori mandati su alcuni punti. Continuerà con la deliberazione il 29 agosto 2016. Attualmente non è possibile sapere se allora la deliberazione di dettaglio sarà già conclusa, per cui l’affare potrebbe essere trattato nella sessione autunnale.
La Commissione ha deciso di informare il pubblico in merito alle proprie proposte concrete alla Camera solamente una volta conclusa l’intera deliberazione di dettaglio.
4. Varie
La Commissione è entrata in materia all’unanimità sulla revisione dell’imposizione alla fonte del reddito da attività lucrativa (14.093). Informerà in merito alle sue ulteriori proposte una volta conclusa la deliberazione di dettaglio.
La CET-S ha colto l’occasione della presenza del presidente della Confederazione Schneider-Ammann per confrontarsi una prima volta con lui sulle possibili conseguenze del Brexit sul nostro Paese. Seguirà con attenzione gli ulteriori passi che compirà il Consiglio federale.
Presieduta dal consigliere agli Stati Martin Schmid (PLR, GR), la Commissione si è riunita a Berna i 27 e 28 giugno 2016. A parte della seduta erano presenti il presidente della Confederazione Johann Schneider-Ammann e il consigliere federale Ueli Maurer.
Berna, 29 giugno 2016 Servizi del Parlamento