La Commissione sostiene di principio l’introduzione dello scambio automatico di informazioni relative a conti finanziari (SAI) con ulteriori 41 Stati (17.040) ed entra in materia su tutti i decreti federali attualmente pendenti al Consiglio degli Stati.

Dall’entrata in vigore delle pertinenti basi legali, l’Assemblea federale ha approvato l’introduzione del SAI con 38 Stati; con il messaggio 17.040 lo scambio automatico di informazioni sarà attivato per altri 41 Stati partner. Durante la sessione autunnale il Consiglio nazionale si è già espresso favorevolmente sull’oggetto, tuttavia con due eccezioni: intende rinviare al Consiglio federale il decreto federale che introduce il SAI con la Nuova Zelanda e non è entrato in materia sul decreto relativo all’Arabia Saudita. Per la CET-S l’introduzione del SAI con altri 41 Stati rappresenta un passo conseguente e necessario. Era quindi indiscusso entrare in materia su tutti i decreti federali, anche sul decreto federale concernente l’Arabia Saudita, che va sostenuta nel processo di modernizzazione della sua normativa in materia di mercati finanziari. Quanto alla decisione di rinvio concernente il decreto federale relativo alla Nuova Zelanda la Commissione prenderà posizione il 2 novembre.
La CET-S ritiene fondamentale che sia conferito grande peso alla confidenzialità, alla protezione dei dati e al rispetto del principio di specialità, secondo il quale le informazioni scambiate dagli Stati partner possano essere utilizzate esclusivamente per lo scopo previsto nell’Accordo, e che sia garantita la tutela giuridica individuale degli interessati. Entrare in materia sul decreto federale concernente il meccanismo di verifica non ha dunque incontrato opposizioni. Nella deliberazione di dettaglio la Commissione sostiene l’elenco, introdotto dal Consiglio nazionale, dei requisiti il cui adempimento dev’essere verificato dal Consiglio federale prima del primo scambio di dati (art. 1 cpv. 1bis), e stralcia soltanto il passo secondo cui occorre ottenere livelli soddisfacenti in materia di impedimento della corruzione. La CET-S ritiene che questo passo non solo sia formulato in modo poco chiaro ma che con il riferimento al rispetto del principio di specialità risulti altresì superfluo.
La deliberazione di dettaglio sul decreto federale concernente il meccanismo di verifica sarà conclusa nel corso della riunione del 2 novembre. Il Consiglio degli Stati delibererà sull’oggetto nella sessione invernale.

2. 15.073s Appianate le prime divergenze relative alla LSF
La CET-S ha proceduto all’appianamento delle divergenze relative alla legge sui servizi finanziari (LSF) e alla legge sugli istituti finanziari (LIFin) giungendo fino all’articolo 38 LSF. Nella maggior parte dei casi la Commissione propone di allinearsi con il Consiglio nazionale. Tuttavia, come prima, la CET-S non intende lasciare al Consiglio federale la facoltà di designare come professionali altre categorie di clienti (art. 4 cpv. 5bis secondo CN), né esigere dai fornitori di servizi finanziari standard minimi per la formazione e il perfezionamento (art. 6). Per quanto riguarda la doppia norma controversa dell’articolo 8, inserita dalle Camere, la Commissione propone di tornare al disegno del Consiglio federale. È emerso che il diritto in materia di vigilanza e il diritto civile non sono così congruenti come si è ritenuto durante la prima deliberazione. La Commissione si oppone a che le circolari FINMA siano vincolanti per il giudice civile, poiché in tal caso la funzione regolatrice della FINMA sarebbe ulteriormente rafforzata: essa deve rimanere un’autorità di vigilanza. La CET-S intende inoltre mantenere l’articolo 10 capoverso 5: nella legge va infatti disciplinato quando il fornitore di servizi finanziari deve informare i clienti nel caso di modifiche.
La Commissione proseguirà i lavori di appianamento delle divergenze nel corso della seduta di novembre; in seguito l’oggetto giungerà al Consiglio degli Stati nella sessione invernale.

3. 16.073 Sospesa la decisione sull’iniziativa per alimenti equi
La Commissione si era già occupata dell’iniziativa popolare «Per derrate alimentari sane, prodotte nel rispetto dell’ambiente e in modo equo» (Iniziativa per alimenti equi, 16.073), che il Consiglio federale e il Consiglio nazionale raccomandano di respingere. Prima di esprimere la sua raccomandazione di voto, la CET-S auspica sentire il comitato d’iniziativa. In particolare le interessa sapere come gli autori dell’iniziativa giudicano l’iniziativa per alimenti equi alla luce del controprogetto all’iniziativa popolare per la sicurezza alimentare approvato in votazione popolare. È inoltre necessario sentire la SECO per il potenziale di conflitto dell’iniziativa popolare con il diritto commerciale internazionale. La deliberazione verrà presumibilmente proseguita nel primo trimestre del 2018.

4. 14.449s Attendere l’iniziativa «Per prezzi equi»
Durante la scorsa sessione autunnale il Consiglio degli Stati ha prorogato il termine imposto per l’elaborazione di un progetto relativo all’Iv. Pa. Altherr fino alla sessione autunnale 2019. La Commissione ha inoltre appreso che l’iniziativa popolare «Stop all’isola dei prezzi elevati – per prezzi equi (Iniziativa per prezzi equi)» sarà presumibilmente depositata alla Cancelleria federale a fine anno. Alla luce di quanto esposto la CET-S preferisce attendere il messaggio del Consiglio federale per poi decidere sul da farsi e giudicare se l’Iv. Pa. Altherr potrebbe fungere da controprogetto indiretto. Fino ad allora l’oggetto è sospeso.

5. L’economia dello zucchero deve perseguire una soluzione negoziata
La CET-S si è occupata per la seconda volta (cfr. il comunicato stampa del 21 marzo 2017) dell’iniziativa parlamentare Bourgeois (15.479). L’iniziativa ha quale tema l’abolizione del regime delle quote concernenti la produzione di zucchero nell’UE che ha preso effetto dal settembre di quest’anno. L’autore dell’iniziativa teme che ciò possa comportare un considerevole incremento dell’importazione in Svizzera di zucchero a basso costo dall’UE; per limitare questa minaccia occorrerebbe introdurre un prezzo minimo per lo zucchero mediante una protezione doganale.
Prima di iniziare la deliberazione la Commissione ha preso atto dell’atteso rapporto in adempimento del postulato Baumann (15.3928). Pur riconoscendo la necessità di un intervento per quanto riguarda la nuova normativa europea, la CET-S ritiene che l’iniziativa parlamentare non rappresenti la via giusta per affrontare il problema e con 10 voti contro 3 decide di non approvare la decisione di dare seguito all’iniziativa. A suo avviso occorre attendere i risultati dei negoziati in corso fra i produttori svizzeri e l’industria di trasformazione dello zucchero. La Commissione seguirà tuttavia con attenzione gli sviluppi e si riserva il diritto di farsi informare, nel primo trimestre del 2018, sull’avanzamento dei negoziati; se necessario presenterà un nuovo intervento.

Presieduta dal consigliere agli Stati Martin Schmid (PLR, GR), la Commissione si è riunita a Splügen il 16 e il 17 ottobre 2017. A parte della seduta erano presenti i consiglieri federali Alain Berset e Ueli Maurer. La seduta della Commissione è stata completata da una passeggiata nel villaggio natale del presidente e da una visita dell’azienda casearia di Splügen.