Per realizzare le diverse misure di promozione nei settori deIl’educazione, della ricerca e dell’innovazione, il Consiglio federale propone di stanziare circa 26 miliardi di franchi per quattro anni (16.025). Nel contempo sottopone al Parlamento per approvazione cinque revisioni di legge e una nuova legge. Prima del dibattito sull'entrata in materia la Commissione ha condotto numerose indagini conoscitive. Ha sentito i rappresentanti della Conferenza dei direttori cantonali della pubblica educazione (CDPE), dei partner sociali (Unione sindacale svizzera USS, economiesuisse, Unione svizzera delle arti e mestieri USAM), dei diretti beneficiari (Consiglio dei PF, Fondo nazionale svizzero FNS), nonché esponenti di altre cerchie interessate (swissuniversities, Federazione dei medici svizzeri FMH, Federazione svizzera per la formazione continua FSEA, Unione svizzera degli universitari USU, collegio intermediario accademico svizzero «actionuni»).
L’entrata in materia sull’oggetto non è stata contestata. Nel corso della discussione è stato tuttavia ribadito che i mezzi finanziari previsti per conseguire gli ambiziosi obiettivi fissati dal Consiglio federale non sono sufficienti. La Commissione, pur consapevole della necessità che le risorse debbano essere adeguate nel quadro del programma di stabilizzazione, sottolinea come il sistema ERI sia di estrema importanza per assicurare il benessere della Svizzera e per la sua piazza economica.
La Commissione ha proceduto innanzitutto all’esame preliminare dei progetti concernenti la formazione professionale. Nel corso di un’ampia discussione ha evidenziato l’importanza della formazione professionale superiore. Nella votazione sul complesso la Commissione ha approvato all’unanimità la revisione della legge sulla formazione professionale (LFPr) (progetto 11), allineandosi in tal senso integralmente a quanto proposto dal Consiglio federale. Per quanto riguarda il relativo decreto di finanziamento (progetto 1 del messaggio), la Commissione ha proposto varie modifiche rispetto alla proposta del Consiglio federale. La maggioranza della Commissione si è espressa a favore di un aumento dei contributi forfettari che la Confederazione versa ai Cantoni, dei contributi per lo svolgimento degli esami federali di professione e degli esami professionali superiori, nonché dei contributi a coloro che frequentano i corsi che preparano agli esami precitati; l’aumento ammonta complessivamente a 286 milioni di franchi.
15.077 Legge federale sulle professioni sanitarie: Pieno sostegno al progetto
La Commissione ha inoltre proceduto all’esame preliminare della nuova legge federale sulle professioni sanitarie. Nella sessione primaverile il Consiglio degli Stati ha approvato il testo così come presentato nel disegno del Consiglio federale. La CSEC-N sostiene anch’essa la proposta del Consiglio federale: nella votazione sul complesso ha approvato il progetto con 25 voti contro 0.
Nell’ambito dell’esame preliminare la Commissione ha voluto discutere con alcuni esperti la questione riguardante un disciplinamento del livello di master per gli infermieri. A tal proposito ha invitato i rappresentanti dell’Associazione svizzera infermiere e infermieri (ASI) e dell’associazione Ospedali Svizzeri H+. Dopo approfondita discussione, un’ampia maggioranza della Commissione ha deciso, nella deliberazione di dettaglio, che preferisce rinunciare a un disciplinamento legale del livello di master per gli infermieri; vuole che sia disciplinato unicamente il titolo di studio abilitante all’esercizio della professione (8-17-0). A tal proposito, una minoranza ristretta della Commissione si è espressa, in linea con quanto proposto dal Consiglio federale, per un disciplinamento del livello di master in osteopatia (11-13-1). In entrambi i casi sono state depositate proposte di minoranza. Un ampio dibattito ha suscitato anche la questione a sapere quali professioni debbano essere disciplinate dalla legge. Di stretta misura (12-13) è stata respinta una proposta che chiedeva che al Consiglio federale venisse attribuita la competenza di sottoporre alla legge, per via di ordinanza, altre professioni. Una maggioranza ristretta della Commissione si è detta contraria all’inserimento nella legge dei tecnici di radiologia medica (11-13-1).
La Commissione ha inoltre avallato due proposte del Consiglio federale. Una proposta istituisce la base legale per un nuovo programma di incentivazione nel quadro dell‘iniziativa sul personale qualificato del Consiglio federale, la quale si prefigge di aumentare l’efficienza dell’assistenza sanitaria attraverso la promozione dell’interprofessionalità. La proposta è stata accolta con 14 voti contro 11. La seconda proposta, con la quale il Consiglio federale chiede che per la realizzazione del programma di incentivazione «Interprofessionalità nel settore sanitario 2017-2020» vengano stanziati 8 milioni di franchi per quattro anni, è stata accolta di misura (13-12).
16.028 n Accordo sulla libera circolazione. Estensione alla Croazia:
Nell’ambito di un corapporto alla Commissione della politica estera del Consiglio nazionale (CPE-N), la Commissione si è occupata delI’estensione deII’Accordo sulla libera circolazione delle persone alla Croazia. La maggioranza della Commissione sostiene il progetto del Consiglio federale, ritenendolo di estrema importanza ai fini di una rinnovata piena associazione della Svizzera ai programmi quadro di ricerca «Orizzonte 2020».
Presieduta dal consigliere nazionale Felix Müri (UDC, LU), la Commissione si è riunita a Berna il 13, 14 e 15 aprile 2016. A parte della seduta erano presenti il presidente della Confederazione Johann N. Schneider-Ammann, il consigliere federale Alain Berset e la consigliera federale Simonetta Sommaruga.
Berna, 15 aprile 2016 Servizi del Parlamento