I recenti progressi tecnici e l’immissione sul mercato di nuovi test genetici, nonché la facilità con cui sempre più si riesce ad accedervi, hanno spinto il Consiglio federale a colmare le lacune esistenti nel diritto vigente e a presentare un nuovo disegno di legge. La proposta del Consiglio federale consente di disciplinare meglio gli esami commerciali non medici che sono oramai più facilmente accessibili al pubblico. Inoltre, il disegno completa la legislazione vigente concernente gli esami genetici medici. Gli esami genetici ai sensi della LEGU mirano, ad esempio, a diagnosticare malattie ereditarie e sindromi, rilevare predisposizioni genetiche a determinate malattie, allestire profili di DNA necessari soprattutto per chiarire i legami di parentela, nonché evidenziare caratteristiche genetiche che non hanno rilevanza medica.
Per esaminare questo oggetto la Commissione ha organizzato un’audizione alla quale sono stati invitati rappresentanti della Commissione di esperti per gli esami genetici sull’essere umano (CEEGU) e della Commissione nazionale d’etica in materia di medicina umana (CNE), della fondazione Dialog Ethik, dell’associazione Biorespect, della medicina di laboratorio, di pharmaSuisse, dell’Associazione svizzera d’assicurazioni (ASA) e della Federazione romanda dei consumatori.
La Commissione ha avviato l'esame dell’oggetto e proposto all’unanimità l’entrata in materia. Essa dovrebbe procedere all’esame di dettaglio di questo oggetto nel corso del trimestre.
17.412 n Iv. Pa. Aebischer Matthias. Eque opportunità per la prima infanzia
Con 15 voti contro10 la Commissione ha deciso di dare seguito all’iniziativa parlamentare 17.412 n Eque opportunità per la prima infanzia del consigliere nazionale Matthias Aebischer (PS, BE).Mediante una modifica della legge sulla promozione delle attività giovanili extrascolastiche (LPAG) l’iniziativa intende integrare meglio a livello svizzero l’educazione, la custodia e la formazione della prima infanzia (ECFPI).
Le misure nel settore dell’ECFPI mirano a raggiungere i bambini fra 0 e 6 anni, in particolare però quelli piccoli prima che accedano alla scuola obbligatoria dell’infanzia.Fra queste misure sono previste ad esempio la promozione dell'integrazione, le pari opportunità al momento di entrare nella scuola dell'infanzia nonché la garanzia della qualità nella custodia di bambini complementare alla famiglia. La maggioranza della Commissione ritiene che un buon sistema d’ECFPI non comporti unicamente vantaggi di ordine sociale e formativo, ma apporti anche un conseguente notevole beneficio all'economia nazionale. È pertanto importante che, in mancanza di una politica nazionale della prima infanzia, la Confederazione possa in futuro sostenere, nell’ambito delle sue competenze, misure nel settore dell’ECFPI.
Una minoranza ritiene che il settore dell’ECFPI sia innanzitutto di competenza dei Comuni e dei Cantoni.Rileva inoltre le numerose iniziative private, in particolare nel settore della promozione della prima infanzia di fanciulli svantaggiati: un ruolo attivo della Confederazione in questo settore non è pertanto auspicabile.
Centro equestre nazionale di Berna
La mozione 17.3510 s Accordo sulle prestazioni con il Centro equestre nazionale di Berna, adottata a larga maggioranza dal Consiglio degli Stati, chiede al Consiglio federale di adeguare il contratto di prestazioni con il Centro equestre nazionale di Berna in modo da garantire il mantenimento di almeno 65 cavalli da sella al Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS) e il mantenimento delle relative attività fuori del servizio sportive e culturali.
La maggioranza della Commissione sostiene gli sforzi del DDPS volti a limitare le spese e auspica anche che il numero di cavalli consenta di soddisfare il profilo prestazionale. Per questa ragione, con 17 voti contro 7 e 1 astensione, la Commissione propone alla sua Camera di modificare la mozione e garantire un effettivo minimo di 55 cavalli. Una minoranza della Commissione propone invece di respingere la mozione.
Presieduta dalla consigliera nazionale Christine Bulliard-Marbach (PPD, FR), la Commissione si è riunita a Berna l’11 e 12 gennaio 2018. A parte della seduta erano presenti il presidente della Confederazione Alain Berset e il consigliere federale Guy Parmelin.