La Commissione della scienza, dell’educazione e della cultura del Consiglio nazionale (CSEC-N) ha portato a termine la deliberazione sul messaggio sulla cultura e propone a larga maggioranze la sua adozione. Domanda alla propria Camera un aumento di 22,4 milioni di franchi per un totale di 956,9 milioni per il periodo 2021–2024. Inoltre, a proposito dei crediti COVID-19 per le istituzioni della custodia di bambini complementare alla famiglia, la Commissione vorrebbe sostenere, contrariamente al Consiglio federale, non solo le istituzioni private ma anche quelle gestite dal settore pubblico.

Il messaggio sulla cultura per il periodo 2021-2024 (20.030) definisce l’impostazione strategica della politica culturale della Confederazione e stabilisce i mezzi finanziari necessari per attuarla. Il progetto comprende 5 modifiche di legge e 8 decreti di finanziamento. Nell’ambito delle modifiche di legge la discussione si è concentrata sulla modifica della legge sul cinema. La Commissione propone di adottarla, con 13 voti contro 9 e 2 astensioni, apportando modifiche minime. Con l’articolo 24b la maggioranza, seguendo il Consiglio federale, vorrebbe obbligare le imprese che offrono film in Svizzera nel quadro dei loro programmi oppure mediante servizi elettronici su richiesta o in abbonamento a destinare ogni anno almeno il 4 per cento dei loro proventi lordi alla creazione cinematografica svizzera indipendente oppure a versare una corrispondente tassa di promozione. Anche a proposito dei decreti di finanziamento la Commissione ha seguito per la maggior parte il Consiglio federale, ma propone i seguenti aumenti di credito:

  • aumento di 1,2 milioni di franchi a favore di Memoriav, l’Associazione per la salvaguardia della memoria audiovisiva svizzera (deciso con 12 voti contro 11 e 2 astensioni);
  • aumento di 20 milioni per la cultura della costruzione (deciso con 12 voti contro 11 e 2 astensioni);
  • aumento di 1,2 milioni per la promozione del romancio (deciso con 16 contro 8).

La CSEC-N ha inoltre deciso, con 15 voti contro 9 e 2 astensioni, di presentare una propria mozione relativa alla promozione della mobilità e dei soggiorni linguistici degli studenti (20.3918). Una minoranza respinge la mozione.

Adeguamento dell’ordinanza COVID-19 custodia di bambini complementare alla famiglia

La Commissione ha deciso, con 16 voti contro 8 e 1 astensione, di presentare una mozione che incarica il Consiglio federale di adeguare l’ordinanza COVID-19 custodia di bambini complementare alla famiglia (20.3917). Con la modifica si intende tener conto anche delle istituzioni che ricevono sussidi dal Cantone o dal Comune, o che sono addirittura gestite dal settore pubblico. La mozione è d’ugual tenore di quella presentata il 26 giugno 2020 dalla CSEC del Consiglio degli Stati (20.3912). Una minoranza respinge la mozione.

Sì alla revisione totale della legge federale sulla cooperazione e la mobilità internazionali in materia di formazione

La revisione totale della legge federale sulla cooperazione e la mobilità internazionali in materia di formazione (19.072) persegue l’obiettivo di istituire una base giuridica equivalente sia per un’associazione ai programmi di formazione dell’UE sia per l’attuazione di programmi di promozione svizzeri.

Nella sessione estiva il Consiglio degli Stati ha adottato il progetto all’unanimità, con modifiche minime.

La CSEC-N propone alla propria Camera, all’unanimità, di adottare il progetto con una modifica rispetto alla versione del Consiglio degli Stati. Con il voto determinante del presidente ha infatti deciso di inserire nell’articolo sullo scopo che la cooperazione internazionale deve contribuire a far sì che lo spazio formativo svizzero possa partecipare ai programmi internazionali.

19.083 n Sì al divieto degli esperimenti sugli animali e sugli esseri umani – Sì ad approcci di ricerca che favoriscano la sicurezza e il progresso. Iniziativa popolare

L’iniziativa popolare «Sì al divieto degli esperimenti sugli animali e sugli esseri umani – Sì ad approcci di ricerca che favoriscano la sicurezza e il progresso» esige un divieto incondizionato della sperimentazione animale e della ricerca sugli esseri umani in Svizzera.

Con 13 voti contro 11 e 1 astensione la Commissione ha rifiutato di presentare una propria iniziativa che avrebbe consentito di elaborare un controprogetto indiretto. Quest’ultimo avrebbe richiesto, tra l’altro, un piano di uscita vincolante dalla ricerca basata sulla sperimentazione animale. La Commissione ha altresì respinto il deposito di diverse mozioni nel settore degli esperimenti sugli animali. La Commissione deciderà sull’iniziativa stessa nel mese di agosto.

Messaggio ERI 2021-2024

Con il messaggio sulla promozione dell’educazione, della ricerca e dell’innovazione negli anni 2021 – 2024 (20.028) il Consiglio federale definisce le priorità in questi settori politici per il prossimo quadriennio. Il Consiglio federale propone mezzi finanziari per un totale di 27,8994 miliardi di franchi, mentre il Consiglio degli Stati per un totale di 28,0877 miliardi di franchi (+ 188,3 mio. rispetto al Consiglio federale). La CSEC-N ha deciso all’unanimità di entrare in materia su tutti i disegni e procederà alla deliberazione di dettaglio nel mese di agosto. Il dibattito di entrata in materia era incentrato sulla mobilità internazionale (in particolare su Erasmus+), sulla formazione continua, sulla promozione della ricerca secondo l’articolo 15 FIFG e sulle pari opportunità.

19.070 s Legge sull’IUFFP

La legge sull’IUFFP persegue l’obiettivo di disciplinare i compiti e l’organizzazione dell’Istituto universitario federale per la formazione professionale (IUFFP). L’istituto universitario sarà trasformato in una scuola universitaria. Nella sessione estiva il Consiglio degli Stati ha adottato il progetto all’unanimità, con modifiche minime. La CSEC-N ha deciso all’unanimità di entrare in materia e procederà alla deliberazione di dettaglio nel mese di agosto.

Presieduta dal consigliere nazionale Mathias Reynard (PS, VS), la Commissione si è riunita a Berna dal 1° al 3 luglio 2020. A parte della seduta erano presenti il vicepresidente del Consiglio federale Guy Parmelin, capo del DEFR, e il consigliere federale Alain Berset, capo del DFI.