La pandemia di COVID-19 e le misure introdotte dal Consiglio federale per farvi fronte hanno avuto un forte impatto sul sistema di formazione e nella vita quotidiana dei giovani. Per farsi un’idea della situazione, la Commissione ha condotto delle audizioni e ha preso una serie di decisioni volte a fornire un maggiore sostegno ai giovani di fronte alle conseguenze della crisi legata alla pandemia di COVID-19 e in merito alle loro prospettive future.

Per meglio comprendere la situazione della formazione terziaria e le richieste degli studenti, la Commissione ha ascoltato i rappresentanti dell’Unione Svizzera degli e delle universitari-e, della Conferenza svizzera dei direttori cantonali della pubblica educazione, di swissuniversities nonché il presidente del Politecnico federale di Losanna. La Commissione ha espresso la sua preoccupazione riguardo alla situazione finanziaria degli studenti e ai rischi per la loro salute psichica. Ha deciso, con 14 voti contro 8 e 2 astensioni, di incaricare il Consiglio federale di presentare un rapporto che illustri le conseguenze della crisi dovuta alla pandemia di COVID-19 sulla salute psichica dei bambini e dei giovani (postulato 21.3457). Una minoranza vi si oppone. La Commissione ha parimenti deciso, con 14 voti contro 9 e un’astensione, di inviare una lettera al Consiglio federale chiedendogli di coinvolgere i rappresentanti dei giovani nella gestione della crisi tramite un comitato consultivo, di prestare particolare attenzione all’integrazione professionale degli apprendisti diplomati e di non privilegiare coloro che sono stati vaccinati finché anche i giovani non ne avranno avuto la possibilità.

Preoccupata anche dalla situazione della formazione professionale nell’attuale contesto di crisi, la Commissione ha sentito tre membri della «Task Force Prospettive tirocinio» a rappresentanza dell’Unione sindacale svizzera, dell’Unione svizzera degli imprenditori e della Conferenza svizzera degli uffici della formazione professionale. Si rallegra del notevole lavoro di collaborazione svolto dalla task force e da tutti i partner pubblici e privati, le cui numerose misure hanno contribuito a reagire alla crisi con risultati generalmente molto positivi.

La Commissione ritiene tuttavia che sulla base delle informazioni fornitegli sia necessario continuare a seguire con attenzione l’evoluzione della situazione. Allo scopo di prevenire future conseguenze negative, ha deciso con 23 voti contro 1 e un’astensione di inviare una lettera al Consiglio federale in cui chiede di rafforzare gli strumenti esistenti destinati a sostenere i giovani con difficoltà di apprendimento o che riscontrano altri problemi nella ricerca di un posto di tirocinio o durante la loro formazione. La Commissione raccomanda anche di adeguare le misure di sostegno per i giovani che finiscono il loro tirocinio e vogliono entrare nel mercato del lavoro.

Promozione della ricerca e dell’innovazione (21.026)

La Commissione ha avviato l’esame della revisione della legge federale sulla promozione della ricerca e dell’innovazione (21.026). Per meglio capire la portata delle misure proposte dal Consiglio federale volte a rendere più flessibile la promozione dell’innovazione, la CSEC-N ha sentito la direttrice di Innosuisse, il presidente e la direttrice del Fondo nazionale svizzero nonché il direttore generale del Centro svizzero di elettronica e microtecnica (CSEM).
Nel quadro della discussione la Commissione ha espresso il suo sostegno alle modifiche proposte e ha deciso all’unanimità di entrare in materia.
Procederà all’esame di dettaglio nel corso della sua prossima seduta del 27 e 28 maggio.

Conservazione del patrimonio culturale

Con 17 voti contro 7 e un’astensione, la Commissione propone di accogliere la mozione 20.3930 «Strategia relativa alla conservazione del patrimonio culturale della Svizzera», depositata dalla sua omologa del Consiglio degli Stati. Alla stregua del Consiglio federale sostiene l’elaborazione di una strategia nazionale per la conservazione attiva del patrimonio culturale della Svizzera applicabile a tutti i settori della cultura e guarda con favore ai lavori già in corso a livello di Amministrazione. Una minoranza propone invece di respingere la mozione.

La CSEC-N propone di non dare seguito a due iniziative volte a contrastare la crisi COVID-19

La Commissione ha esaminato l’iniziativa cantonale 20.325. Comprende le preoccupazioni espresse dal Cantone del Giura, ma ritiene che nel frattempo la situazione sia molto cambiata e che i vari provvedimenti di sostegno attuati a livello federale per far fronte alla crisi legata alla pandemia di COVID-19 costituiscano una risposta sufficiente alle richieste formulate dall’iniziativa. Per tale motivo, analogamente a quanto già deciso dal Consiglio degli Stati, propone all’unanimità alla sua Camera di non dare seguito all’iniziativa.

La Commissione ha altresì deciso, con 16 voti contro 9, di non dare seguito all’iniziativa parlamentare 20.502 «Misure di sostegno agli operatori intermittenti dello spettacolo e dell’audiovisivo. Per salvare la cultura e chi la fa». È infatti dell’avviso che anche in questo caso i provvedimenti di sostegno già adottati siano sufficienti. Una minoranza propone di dare seguito all’iniziativa, poiché considera che gli obiettivi esposti possano fornire una soluzione duratura alla situazione di precarietà degli operatori in questione, esacerbata dalla crisi causata dalla pandemia di COVID-19.

Consulenza esterna per le vittime di molestie sessuali sul posto di lavoro

La Commissione ha proceduto per la seconda volta all’esame preliminare dell’iniziativa parlamentare 19.441 «Consulenza esterna per le vittime di molestie sessuali sul posto di lavoro». Rispetto a quanto deciso in precedenza, con 12 voti contro 11 la Commissione si allinea alla posizione della CSEC-S e propone al proprio Consiglio di non dare seguito all’iniziativa. Una minoranza chiede invece di darle seguito.

Iniziativa 20.454 «Lotta contro la povertà dei bambini»

La Commissione ha deciso all’unanimità di rinviare l’oggetto. In occasione di una prossima seduta organizzerà un’audizione per discutere la tematica in modo approfondito e rispondere nel miglior modo possibile alla precarietà che sta colpendo le famiglie.

Presieduta dal consigliere nazionale Mathias Reynard (PS, VS), la Commissione si è riunita a Berna il 15 e 16 aprile 2021. A parte della seduta era presente il presidente della Confederazione Guy Parmelin, capo del DEFR.