In seguito a un’audizione e a una discussione approfondita sul tema della povertà dei bambini in Svizzera e sulle possibilità offerte dalle prestazioni complementari per le famiglie, la Commissione della scienza, dell’educazione e della cultura del Consiglio nazionale (CSEC-N) ha deciso, con 13 voti contro 10 e 2 astensioni, di dare seguito all’iniziativa parlamentare 20.454 dimostrando in tal modo la sua volontà di agire per lottare contro questo preoccupante problema della società.

Nel quadro dell’esame dell’iniziativa parlamentare 20.454 «Lotta contro la povertà dei bambini» la Commissione ha proceduto a un’audizione sul tema delle prestazioni complementari per le famiglie al fine di meglio comprenderne il funzionamento concreto e i principali vantaggi e svantaggi connessi. A questo scopo ha sentito rappresentanti della Conferenza svizzera delle istituzioni dell’azione sociale, della Direzione degli aiuti e delle assicurazioni sociali del Cantone di Vaud, della Cassa di compensazione del Cantone del Giura, del Centro padronale vodese e di Caritas Friburgo. La CSEC-N si è detta molto preoccupata per l’elevato numero di bambini che vivono in situazione di povertà nel nostro Paese e ritiene doveroso agire. Ha pertanto deciso di dare seguito all’iniziativa parlamentare 20.454 specificando nel contempo che per la sua attuazione sarà necessario rispettare il principio della sussidiarietà: i Cantoni, competenti in questo ambito, dovrebbero essere coinvolti sin dall’inizio nell’elaborazione di una soluzione armonizzata a livello nazionale.

SKAO. Approvazione della partecipazione svizzera (21.038)

La Commissione sostiene all’unanimità la proposta del Consiglio federale di aumentare di 24,7 milioni di franchi il credito d’impegno già stanziato nell’ambito del messaggio ERI 2021–2024, allo scopo di finanziare, fino al 2030, la partecipazione della Svizzera all’osservatorio Square Kilometre Array Observatory (SKAO). Lo Square Kilometre Array (SKA), il radiotelescopio più sensibile del XXI secolo, permetterà di studiare la formazione delle prime stelle e l’evoluzione delle galassie. Il radiotelescopio è gestito dall’organizzazione internazionale SKAO.

Nanotecnologie: la Commissione vuole che la Svizzera acquisisca una posizione di punta

La Commissione ha proceduto a un’audizione sul tema delle nanotecnologie per meglio comprendere il loro impiego in Svizzera e la situazione a livello di ricerca. In questo quadro ha sentito rappresentanti dell’Empa, della piattaforma contactpointnano.ch e della piattaforma Swiss NanoAnalytics dell’Istituto Adolphe Merkle dell’Università di Friburgo. La CSEC-N è convinta che le nanotecnologie rivestano un ruolo importante in numerosi ambiti e che questa importanza non farà che aumentare nel corso dei prossimi anni. Ha pertanto deciso, all’unanimità, di trasmettere una lettera al Consiglio federale per invitarlo a valutare, consultando il mondo della ricerca e gli ambienti economici, quali misure mettere in atto per sviluppare una posizione leader della Svizzera nel campo delle nanotecnologie. 

Richiesti negoziati per l’associazione a «Orizzonte Europa»

Durante la seduta della Commissione, la segretaria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione, Martina Hirayama, ha fornito informazioni sulle attuali intenzioni dell’UE per quel che concerne i negoziati per un’associazione della Svizzera al programma di ricerca «Orizzonte Europa». Siccome la Svizzera rientra tra gli Stati terzi, i ricercatori e le aziende svizzeri non possono più coordinare progetti europei. I ricercatori non possono più ottenere borse del Consiglio europeo della ricerca (CER) e anche la partecipazione delle PMI è a rischio. Con 17 voti contro 7 la Commissione ha deciso di trasmettere al Consiglio federale una lettera in cui lo invita a intavolare al più presto negoziati per una partecipazione completa a «Orizzonte Europa». Essa ritiene inoltre che sia un compito centrale del Consiglio federale informare attivamente i diretti interessati, come le scuole universitarie e gli istituti di ricerca, sull’andamento dei negoziati e sulle misure di accompagnamento. In questo senso suggerisce ad esempio di istituire presso la SEFRI un servizio centrale preposto a fornire tali informazioni.

Presieduta dalla consigliera nazionale Valérie Piller Carrard (PS, FR), la Commissione si è riunita a Berna il 1 e 2 luglio 2021.