La Commissione della scienza, dell'educazione e della cultura del Consiglio degli Stati ha concluso il dibattito sull’oggetto 16.025 n Promozione dell’educazione, della ricerca e dell’innovazione negli anni 2017-2020, dopo che lo scorso mese di giugno si era già occupata dei primi disegni di legge (cfr. comunicato stampa del 21 giugno 2016).
La Commissione ha dapprima discusso di politica finanziaria in generale e ha preso atto del risultato degli esami preliminari eseguiti dalla Commissione delle finanze (CdF). La CdF ha proposto alla CSEC-S di non scostarsi da quanto previsto dal Consiglio federale nel messaggio ERI e nel programma di stabilizzazione 2017-2019. La CdF raccomanda dunque di assegnare al settore ERI 25 992,5 milioni di franchi per i prossimi quattro anni, ma nel contempo chiede di prevedere nell’ambito del programma di stabilizzazione misure di risparmio per un importo di 485,3 milioni di franchi.
A suscitare un acceso dibattito sono state in particolare le disposizioni della legge sulla formazione professionale (disegno 11) e il finanziamento della formazione stessa. La Commissione ha discusso a fondo se la Confederazione debba versare contribuiti solo a coloro che partecipano agli esami federali dei corsi di preparazione agli esami federali o agli esami professionali superiori (conformemente al disegno del Consiglio federale), oppure estenderlo a tutti i partecipanti di tali corsi. La Commissione ha chiesto in definitiva di allinearsi alla decisione del Consiglio nazionale e di attenersi alla versione del Consiglio federale. Ha tuttavia deciso con 6 voti contro 4 che gli importi devono essere versati almeno una volta l’anno. La minoranza non vuole che l’obbligo di pagamento annuale sia inserito nella legge.
Per quanto concerne il finanziamento della formazione professionale (disegno 1) la Commissione propone con 6 voti contro 4 e 1 astensione di aumentare di 100 milioni di franchi il relativo limite di spesa. In questo modo la Commissione intende evitare che i Cantoni debbano farsi carico delle spese già previste per i prossimi anni nel settore della formazione professionale. La minoranza auspica invece un aumento del finanziamento di 286 milioni di franchi.
Sono inoltre stati discussi i seguenti aumenti: settore universitario(disegno 5), non da ultimo nell’interesse delle nuove leve scientifiche, devono poter disporre di 95 milioni di franchi supplementari sotto forma di sussidi di base (due proposte al riguardo sono state accolte entrambe con 11 voti contro 1 e 1 astensione), il settore PF (disegno 4) deve beneficiare di 160 milioni di franchi supplementari rispetto al disegno del Consiglio federale (la proposta è stata accolta con 9 voti contro 2), il settore della formazione continua (disegno 2) deve ottenere 8 milioni di franchi supplementari (la proposta è stata respinta con 7 voti contro 4 e 1 astensione), i contributi versati ai Cantoni per le borse di studio e i prestiti di studio (disegno 3) devono essere incrementati di 58,1 milioni di franchi (la proposta è stata respinta con 8 voti contro 3 e 1 astensione), infine, gli istituti di ricerca di importanza nazionale (disegno 9) devono essere sostenuti con 40 milioni di franchi supplementari (la proposta è stata accolta con 11 voti favorevoli e 1 astensione).
Nelle altre decisioni in materia di finanziamento, la Commissione ha proposto alla propria Camera di allinearsi alle decisioni del Consiglio nazionale. L’oggetto sarà trattato dal Consiglio degli Stati durante la sessione autunnale.
Legge federale sulle professioni sanitarie (15.077): sostegno all’interprofessionalità
Nella seduta del 20 giugno 2016, la CSEC-S ha incaricato il DFI e il DEFR di illustrare perché l’attuazione del programma di promozione «Interprofessionalità nel settore sanitario» necessita di nuove basi legali non può basarsi sugli strumenti esistenti.
Dopo aver discusso con il consigliere federale Berset, capo del DFI, la Commissione ha deciso all’unanimità di sostenere questo programma con un importo massimo di 8 milioni di franchi distribuiti sull’arco di quattro anni. La Commissione ha ribadito che la concessione di questi finanziamenti non deve incidere sul bilancio.
Presieduta dalla consigliera agli Stati Brigitte Häberli-Koller (PPD/TG), la Commissione si è riunita a Berna il 25 agosto 2016. A parte della seduta era presente il consigliere federale Alain Berset.