Dopo aver preso conoscenza del rapporto del Consiglio federale «Possibilità di riconoscimento giuridico della lingua dei segni in Svizzera» e aver consultato, in lingua dei segni, la signora Tatjana Binggeli (presidente della Federazione Svizzera dei Sordi) la CSEC-S ritiene necessario riconoscere le lingue dei segni nel quadro di una nuova legge.
La CSEC-S sostiene la mozione 22.3373 della Commissione omologa del Consiglio nazionale che incarica il Consiglio federale di presentare un disegno di legge che riconosca e promuova legalmente le tre lingue dei segni. Si tratta in particolare di considerare le pari opportunità concernenti l’accesso all’informazione, la comunicazione, la partecipazione politica, i servizi, la formazione, il lavoro, la cultura e la salute. I contrari alla mozione hanno espresso la preoccupazione che una legge specifica possa creare disparità di trattamento e avrebbero preferito introdurre una pertinente disposizione nella legge sui disabili.
La Commissione vuole accelerare la digitalizzazione del settore sanitario
La Commissione propone all’unanimità di adottare le iniziative cantonali di Basilea Città (22.313) e Basilea Campagna (22.318), che chiedono una rapida digitalizzazione del sistema sanitario svizzero. La Commissione si è detta favorevole affinché i relativi lavori in corso e quelli previsti dell’Amministrazione ferale siano ulteriormente avanzati e accelerati. In tal modo la Commissione intende contribuire al mantenimento della competitività della piazza economica e della ricerca svizzera nonché a fornire una normativa uniforme dei metadati e dell’interoperabilità dei dati a beneficio dei pazienti. Analogamente a quanto avviene in altri Paesi, il quadro giuridico deve essere creato in modo che i dati inerenti la salute siano raccolti in modo uniforme, siano facilmente accessibili e disponibili per un ulteriore impiego.
La Commissione intende disporre di statistiche sui bambini testimoni di violenza
La Commissione riconosce l’importanza di realizzare statistiche a scadenze regolari sul numero di bambini testimoni di violenza domestica. Con 5 voti contro 4 e 2 astensioni propone alla sua Camera di sostenere la mozione 20.3772 che mira a recensire il numero di bambini che vivono in economie domestiche nelle quali è dovuta intervenire la polizia a causa di episodi di violenza domestica. Una minoranza è contraria alla mozione. Essa sottolinea che le differenti misure esistenti consentono già di soddisfare l’esigenza delle statistiche.
La Commissione non appoggia l’iniziativa parlamentare 21.429 sull'educazione civica
La Commissione propone con 7 voti contro 3 di non dare seguito all’iniziativa parlamentare 21.429, che chiede di inserire nella legge sulla formazione professionale una nuova disposizione concernente il promovimento dell’educazione civica. La maggioranza della Commissione ritiene che non sia necessaria una nuova normativa per permettere alla Confederazione di sostenere questo aspetto della formazione professionale: la Confederazione ha infatti la possibilità di appoggiare simili progetti sulla base del vigente articolo 54 LFPr. La maggioranza sottolinea inoltre che l’educazione civica fa già parte del piano di studi. Una minoranza chiede di dare seguito all’iniziativa poiché vari studi avrebbero mostrato che vi è necessità di rafforzare l’educazione civica, soprattutto per gli studenti delle scuole professionali.
Scambio di opinioni con la presidente della CDPE
La Commissione ha discusso con la consigliera di Stato Silvia Steiner, presidente della Conferenza svizzera dei direttori cantonali della pubblica educazione (CDPE), sulle sfide attuali e future nel settore della formazione e della cultura, in particolare per quanto concerne la mobilità, la carenza di insegnanti e la formazione professionale. La Commissione è stata informata inoltre sul progetto concernente lo sviluppo della maturità liceale e ha avuto uno scambio di opinioni con la direzione di progetto e un rappresentante del gruppo di coordinamento.
Ha deciso di continuare a seguire il dossier e di essere consultata in primavera in merito alla revisione dell’ordinanza sulla maturità.
Presieduta dalla consigliera agli Stati Marina Carobbio Guscetti (PSS, TI), la Commissione si è riunita a Berna il 8 novembre 2022.