Nella seduta odierna la Commissione ha deciso di concedere una proroga dei contributi federali per la custodia di bambini complementare alla famiglia fino alla fine del 2026. A suo parere questa proroga è necessaria in considerazione dello scadenzario previsto per il seguito del processo legislativo sul progetto «Sostituire il finanziamento iniziale con una soluzione moderna».

Siccome l’elaborazione di una nuova legge non può concludersi prima della scadenza dei provvedimenti di promozione in essere, il 20 novembre 2023 la Commissione ha presentato un’ulteriore iniziativa parlamentare (23.478 Proroga fino alla fine del 2026 dei contributi federali in materia di custodia di bambini complementare alla famiglia) che chiede di prorogare i contributi federali per la custodia di bambini complementare alla famiglia fino all’entrata in vigore della nuova legge attualmente in elaborazione o al più tardi fino al 31 dicembre 2026. La Commissione omologa del Consiglio nazionale sostiene l’iniziativa parlamentare poiché evita lacune nei provvedimenti di promozione della Confederazione.

Finalizzate per la consultazione ​le decisioni di principio in merito agli assegni di custodia

Nella seduta odierna la Commissione ha affrontato i punti in sospeso riguardanti il concetto di «assegni di custodia» ai sensi della legge sugli assegni familiari e preso decisioni di principio sui temi «inattività professionale», «statistica», «bambini con disabilità», «assegni familiari nell’agricoltura» e sul quadro finanziario. In merito alle nuove proposte della Commissione sul progetto del Consiglio nazionale (21.403) relativo alla legge federale concernente il sostegno alla custodia di bambini complementare alla famiglia e ai Cantoni nella loro politica di sostegno alla prima infanzia (LSCus) sarà elaborato un rapporto complementare che servirà da base per una consultazione sul concetto di assegni familiari.

Proposta di non entrata in materia sulla l​egge Movetia

La Commissione ha esaminato la legge Movetia (23.072), il cui obiettivo è di trasformare Movetia in un istituto federale di diritto pubblico per rispondere meglio alle esigenze del governo d’impresa della Confederazione. Propone con 9 voti contro 4 di non entrare in materia sul disegno di legge del Consiglio federale poiché ritiene che questa trasformazione non sia necessaria.

La Commissione osserva che, come precisato dal Consiglio federale nel suo messaggio, dalla sua fondazione nel 2017 Movetia si è dimostrata valida. A suo parere i cambiamenti proposti non si giustificano e la forma attuale di Movetia è globalmente compatibile con i principi guida del governo d’impresa della Confederazione, i quali non hanno forza di legge. La Commissione ritiene inoltre che la nuova forma di Movetia non assicurerebbe una migliore compatibilità dell’agenzia con le direttive applicabili alle agenzie nazionali nell’ambito dei programmi di formazione dell’UE.

Lancio di un programma d’incentivazione per la prevenzione della violenza sugli anziani incentrato sull’assistenza

La Commissione ha esaminato la mozione ​21.3715 “Programma d’incentivazione per la prevenzione della violenza sugli anziani incentrato sull’assistenza”. Con 5 voti contro 5 e 3 astensioni (e il voto decisivo della presidente) ha proposto al suo Consiglio di accoglierla. Ritiene importante che la Confederazione sostenga misure destinate specificatamente a prevenire la violenza sugli anziani e considera che le misure esistenti siano ancora insufficienti.

Una minoranza reputa invece che misure di lotta alla violenza sugli anziani esistano già nei Cantoni e che la Confederazione stia sostenendo in misura sufficiente provvedimenti che rientrano nel contesto più ampio della lotta alla violenza domestica.

Permettere ai titolari di una m​​aturità professionale di accedere senza esame alle alte scuole pedagogiche

Il Parlamento del Cantone di San Gallo chiede all’Assemblea federale di istituire le basi legali affinché i titolari di una maturità professionale possano essere ammessi senza esame alle alte scuole pedagogiche (ASP) per la formazione di insegnanti della scuola dell’infanzia ed elementare (23.304).

Il Consiglio degli Stati aveva già preso posizione su questo tema durante la sessione autunnale, respingendo la mozione 22.4268. La Commissione ha sentito i rappresentanti del Cantone e ha rimandato la sua decisione in attesa dei primi risultati che figureranno nel rapporto in adempimento del postulato 22.4267 Ammissione dei titolari di una maturità professionale alla formazione di insegnante di scuola elementare, già accettato dal Consiglio nazionale.

Mandato di negoziazione co​n l’UE

Alla presenza del consigliere federale Guy Parmelin la Commissione della scienza, dell’educazione e della cultura del Consiglio degli Stati è stata informata sulle principali implicazioni del progetto di mandato negoziale. I membri della commissione hanno ottenuto informazioni nei settori di competenza della loro Commissione, riguardanti nello specifico l’accordo nel settore dei media, la sicurezza alimentare, la digitalizzazione e lo spazio.

In particolare ha preso atto delle discussioni tecniche svolte in parallelo e delle condizioni poste affinché le ricercatrici e i ricercatori svizzeri possano partecipare quanto prima ai programmi di ricerca europei.

La Commissione è stata inoltre informata su come sarà garantito il finanziamento di tale partecipazione e ha ribadito il proprio sostegno all'approccio del Consiglio federale.

Presieduta dalla consigliera agli Stati Mathilde Crevoisier Crelier (S, JU), la Commissione si è riunita a Berna il 23 gennaio 2024. A parte della seduta era presente il consigliere federale Guy Parmelin, capo del DEFR.