Nell'agosto del 2023 la Commissione ha iniziato a esaminare le proposte relative alla decisione della primavera 2023 del Consiglio nazionale sul progetto 21.403 Sostituire il finanziamento iniziale con una soluzione moderna. Quest’ultimo prevede l’introduzione di un assegno di custodia attraverso la legge sugli assegni familiari.

Per la CSEC-S sono prioritari in particolare tre aspetti del progetto: in primo luogo, mediante l’introduzione di un assegno di custodia la Commissione intende perseguire soprattutto obiettivi di ordine economico. Secondariamente, vuole evitare di sovraccaricare il bilancio della Confederazione con una nuova prestazione fortemente vincolata. La Commissione ritiene che il sistema di finanziamento da essa proposto, basato su contributi dei datori di lavoro ed eventualmente dei salariati, sia compatibile con l’obiettivo di ovviare alla carenza di personale qualificato. Infine, questa soluzione tiene conto dei timori di dover creare strutture onerose nei Cantoni se dovesse essere introdotto un contributo federale.

Per quanto riguarda gli accordi di programma, secondo la Commissione essi sono uno strumento adeguato con cui la Confederazione può sostenere i Cantoni e i Comuni nell’adempimento dei loro compiti nel settore della custodia dei bambini. Tuttavia, dato che la competenza in tale settore spetta principalmente a Cantoni e Comuni, la maggioranza della CSEC-S ritiene che sarebbe più appropriato stralciare gli ambiti relativi alle misure di promozione della qualità e a una migliore conciliabilità tra la custodia di bambini complementare alla famiglia e le esigenze dei genitori, essendo questi una responsabilità cantonale.

La CSEC-S propone invece di mantenere l’ambito di promozione riguardante lo sviluppo della politica di sostegno alla prima infanzia dei Cantoni e quello relativo alla creazione di un maggior numero di posti di custodia istituzionale per colmare le lacune esistenti nell’offerta cantonale, nonché di aggiungere un ambito di promozione supplementare a favore dei bambini con disabilità, che comprenda, oltre alla creazione di posti di custodia, la riduzione dei costi a carico dei genitori.

Una minoranza propone di mantenere tutti gli ambiti di promozione summenzionati. Un’altra minoranza vorrebbe tralasciare l’ambito di promozione per lo sviluppo della politica di sostegno alla prima infanzia, perché ritiene che anche questo sia una responsabilità cantonale.

Per quanto riguarda gli accordi di programma, la maggioranza della Commissione vorrebbe concedere un credito d’impegno di 128 milioni su quattro anni. Questo importo è stato calcolato tenendo conto degli interventi che si renderanno probabilmente necessari nei tre ambiti di promozione e presupponendo che non tutti richiederanno lo stesso ammontare di fondi.

Considerata la proposta di stralcio dell’ambito di promozione per lo sviluppo della politica di sostegno alla prima infanzia, una minoranza suggerisce di stanziare 60 milioni su quattro anni. Un’altra minoranza propone invece di stanziare un credito d’impegno di 168 milioni di franchi su quattro anni, importo questo calcolato sulla base del progetto del Consiglio nazionale tenendo conto della riduzione da quattro a tre ambiti di promozione.

Nella riunione del 15 febbraio, la Commissione ha deciso con 11 voti contro 1 e 1 astensione (proposte relative al progetto di legge) e con 10 voti contro 2 e 1 astensione (proposte relative al decreto federale) di avviare la consultazione sulle proposte. Sulla base dei risultati della consultazione, deciderà quali proposte presentare alla propria Camera. L’avvio della consultazione sarà annunciato con un comunicato stampa.

Sostegno all’organizzazione del campionato di calcio femminile WEURO 2025 in Svizzera

La Commissione si rallegra del fatto che otto città svizzere ospiteranno il campionato di calcio Women's EURO 2025. Questa manifestazione sportiva, tra le più grandi riservate all’agonismo femminile, rappresenta un importante impulso per lo sport in generale e per quello femminile in particolare.

La CSEC propone dunque di sostenere finanziariamente l’organizzazione della manifestazione e, all’unanimità, ha deciso di presentare una mozione 24.3011 Sfruttare in modo sostenibile le opportunità offerte dall’UEFA Women’s EURO 2025), che prevede un finanziamento federale di 15 milioni di franchi. L’importo sarà destinato alla comunicazione dell’immagine nazionale, al finanziamento dell’offerta di biglietti integrati per i mezzi di trasporto pubblici, alla mobilità sostenibile e alla promozione del turismo.

La Commissione, consapevole dell’attuale situazione finanziaria della Confederazione, propone tuttavia di vincolare il finanziamento a una compensazione interna di almeno il 20 per cento presso le unità amministrative beneficiarie.

Test su nuovi tipi di ​​derrate alimentari

La Commissione è favorevole alla proposta di concedere alle imprese la possibilità di realizzare test su nuove tipologie di derrate alimentari («novel food»). Secondo le disposizioni in vigore, i test sono possibili soltanto a seguito di una procedura di autorizzazione, che può durare anche diversi anni. Introducendo la possibilità descritta, si darebbe modo alle imprese di affiancare alle domande di autorizzazione rivolte alle autorità la conduzione di test interni per meglio identificare prodotti potenzialmente commercializzabili. In tal modo si favorirebbe altresì la spinta innovativa del nostro Paese in questo ambito. La Commissione ha dunque adottato, con 10 voti a favore, nessuno contrario e due astensioni, la mozione 23.3408 Promuovere l’innovazione in Svizzera, sottoponendo a test e autorizzando nuovi tipi di derrate alimentari.

Parità sal​ariale

La Commissione ha successivamente esaminato una serie di oggetti riguardanti il tema della parità dei sessi. Nello specifico ha discusso la mozione 21.3944 «Basta parole, è l’ora dei fatti. Stesso stipendio per lo stesso lavoro», che chiede di inserire nella legge sulla parità dei sessi disposizioni atte a sanzionare il mancato rispetto della parità salariale. La Commissione sottolinea in proposito la volontà condivisa dal Parlamento e dalla società civile di porre fine alle disparità di trattamento in ambito professionale, ma ritiene che sia preferibile attendere i risultati della valutazione degli effetti della legge sulla parità dei sessi, prevista per il 2025. Ha dunque deciso di sospendere fino ad allora la trattazione della mozione e delle petizioni 20.2001, 20.2002 e 21.2032.

La maggioranza della Commissione ha infine deciso di non dare seguito alla petizione 21.2034, respingendo due proposte di interventi parlamentari finalizzati a istituire una base legale che consenta alla Confederazione di finanziare le organizzazioni di difesa della parità.

Colloquio con il capo ​​del DFI e il capo del DFGP sulle sfide della nuova legislatura

La Commissione ha discusso con il capo del DFI e il capo del DFGP le sfide che si dovranno affrontare durante la nuova legislatura, in particolare in vista del messaggio sulla cultura 2025–2028, uno degli affari più importanti che la Commissione esaminerà nel prossimo trimestre, ma anche in relazione con la politica in materia d’infanzia e con la questione della proprietà intellettuale.

Presieduta dalla consigliera agli Stati Mathilde Crevoisier Crelier (S, JU), la Commissione si è riunita a Berna il 15 febbraio 2024. A parte della seduta era presente la Consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider, capo del DFI e il Consigliere federale Beat Jans, capo del DFGP.