La Commissione dell’ambiente, della pianificazione del territorio e dell’energia del Consiglio degli Stati incarica il Consiglio federale di elaborare un rapporto su radioprotezione e medicina in cui venga messa in evidenza la proporzionalità tra protezione e utilità nell’impiego di tecnologie che utilizzano la radioattività.

La Commissione ha deciso all’unanimità di presentare un postulato (18.4107) che invita il Consiglio federale a redigere un rapporto sull’esposizione quotidiana alle radiazioni e sulla radioprotezione. Il rapporto deve illustrare quali sono le ripercussioni che le previste modifiche apportate nel quadro della revisione parziale del 10 gennaio 2018 dell’ordinanza sull’energia nucleare possono avere per la popolazione. Il postulato è stato elaborato durante le discussioni concernenti il postulato 18.3175 «Valori limite di dose per le centrali nucleari», che il Consiglio degli Stati ha attribuito per esame preliminare alla Commissione. Secondo quest’ultima, il postulato chiede un esame troppo limitato dei limiti di dose per la prova in caso di incidenti di progettazione di centrali nucleari. Con 8 voti contro 3 e 2 astensioni, la Commissione ha dunque raccomandato di respingerlo. La Commissione ha analizzato in maniera approfondita il tema ed ha ascoltato numerosi esperti giungendo alla conclusione che è necessaria una prospettiva più ampia. Il rapporto dovrebbe concentrarsi sulla proporzionalità tra la protezione della popolazione e l’utilità a livello sociale di tecnologie che utilizzano la radioattività. Il rapporto dovrebbe inoltre paragonare le prescrizioni e i piani di radioprotezione della Svizzera con le raccomandazioni e gli standard internazionali.

Nessuna moratoria svizzera per l’estrazione di gas di scisto

Con 8 voti contro 3 e 1 astensione la Commissione ha deciso di non dare seguito all’iniziativa del Cantone di Ginevra 18.311 «Per una moratoria federale sull'importazione, la prospezione e l'estrazione di gas di scisto in Svizzera». È infatti convinta che l’estrazione del gas di scisto in Svizzera non avrà grande diffusione soprattutto per ragioni economiche. Secondo la Commissione una moratoria è eccessiva. Inoltre, non è possibile vietare l’importazione per il gas di scisto visto che nel commercio del gas non esiste l’indicazione della provenienza della materia prima. Inoltre si dichiara contraria a divieti in ambito tecnologico. La Commissione ritiene che probabili rischi ambientali e sanitari connessi agli attuali metodi di prospezione ed estrazione potrebbero, se necessario, essere affrontati con modifiche mirate a livello di ordinanza o direttive vincolanti. Una minoranza propone di dare seguito all’iniziativa. L’estrazione di gas di scisto è incompatibile con gli obiettivi di politica energetica e climatica del nostro Paese.

La Commissione ha quindi discusso il rapporto concernente lo stato delle paludi e dei paesaggi palustri in Svizzera. Lo scorso anno, in seguito alle discussioni sull’iniziativa del Cantone di Berna 16.316, la Commissione aveva incaricato l’Amministrazione di effettuare un’analisi della situazione. Dopo aver preso conoscenza del rapporto poiché non vede ulteriore necessità d’intervento. Il rapporto può essere consultato sul sito Internet delle Commissioni, in tedesco o francese.

Infine la Commissione ha confermato all’unanimità di voler prorogare di dieci anni il finanziamento del Fondo Svizzero per il Paesaggio 18.401 nonostante il Consiglio federale vi si sia opposto.

Presieduta dal consigliere agli Stati Roland Eberle (V/TG), la Commissione si è riunita il 13 novembre 2018 a Berna. A parte della seduta era presente la consigliera federale Doris Leuthard.