La Commissione della politica estera del Consiglio nazionale ha acquisito informazioni sulla situazione in Iran e ha adottato una dichiarazione in cui dà voce alla propria preoccupazione. È stata inoltre consultata in merito al progetto di rapporto del Consiglio federale sullo stato attuale delle relazioni tra la Svizzera e l’Unione europea (UE), riguardo al quale ha già informato i media.

La Commissione è molto preoccupata dei recenti sviluppi in Iran e delle violenze perpetrate dalle autorità iraniane contro la popolazione civile. Ha preso atto dell’analisi del Consiglio federale e di quanto da lui intrapreso a livello bilaterale e multilaterale. Dopo un’animata discussione, con 14 voti contro 10 e 1 astensione la Commissione ha deciso di adottare una dichiarazione del Consiglio nazionale a favore dei diritti umani e della democrazia in Iran (23.020). Secondo la maggioranza, il Consiglio nazionale deve manifestare il suo impegno per la tutela delle minoranze e condannare la brutale repressione da parte dello Stato iraniano. Per la minoranza la dichiarazione non contiene nulla di nuovo e può rivelarsi controproducente.

Relazioni Svizzera−UE

Alla presenza del consigliere federale Ignazio Cassis, capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), la Commissione ha esaminato in modo approfondito il rapporto del Consiglio federale sullo stato attuale delle relazioni tra la Svizzera e l’UE, accogliendone con favore i contenuti e la prossima pubblicazione, attesa da tempo. La discussione si è concentrata sulla valutazione delle attuali relazioni Svizzera−UE, nonché sullo stato dei colloqui esplorativi e dei dossier ancora aperti. La Commissione ha inoltre passato in rassegna le diverse opzioni illustrate nel rapporto, esaminando in particolare l’adesione allo Spazio economico europeo (SEE) e le prospettive della via bilaterale. Riguardo a questo tema la Commissione ha già informato i media (si veda in merito il documento allegato).

Altri temi

In relazione al ruolo di membro non permanente del Consiglio di sicurezza dell’ONU ricoperto dalla Svizzera, la Commissione si è occupata in modo approfondito della problematica del Sahara occidentale, per poi discutere degli sviluppi in Myanmar e della situazione dei rifugiati Rohingya in Bangladesh. Giudizi contrastanti sono infine stati espressi riguardo alla dichiarazione resa dalla Svizzera durante il dibattito urgente riguardante la visita di un ministro israeliano alla Spianata delle moschee a Gerusalemme Est.

La Commissione è stata inoltre informata sulla situazione umanitaria e di sicurezza in Ucraina, in particolare sugli aiuti per affrontare i mesi invernali e il loro finanziamento, nonché le questioni relative alle mine, allo sminamento e all’eliminazione delle munizioni inesplose. Ha inoltre esaminato da vicino la questione della fornitura di armi svizzere all’Ucraina, constatando che la vigente legge sul materiale bellico non la consente.

La Commissione ha poi esaminato la mozione 22.3534. CS (Sommaruga Carlo). Cooperazione internazionale. Sviluppo del settore privato locale nei Paesi prioritari della cooperazione internazionale della Svizzera, accogliendola con 19 voti contro 6. La maggioranza si è detta favorevole alla promozione delle imprese locali nei Paesi partner, la quale figura tra i principali obiettivi della cooperazione allo sviluppo. La minoranza ha invece respinto la mozione in quanto ritiene che gli obiettivi della stessa siano già stati raggiunti.

Conformemente all’articolo 152 capoverso 3 LParl, la Commissione è stata inoltre consultata riguardo a un mandato negozialeinerente a un accordo digitale con Singapore. Con 15 voti contro 8 e 1 astensione, la maggioranza ne ha approvato i principi, in quanto condivide gli obiettivi perseguiti mediante l’accordo ed è favorevole all’incorporazione di norme esaurienti sul commercio digitale all’interno di trattati economici. Il tema ha nondimeno suscitato un acceso dibattito, giacché la minoranza ha espresso grande preoccupazione per la sicurezza dei dati.

Consultata conformemente all’articolo 152 capoverso 3 LParl anche in merito al mandato negoziale concernente una convenzione del Consiglio d’Europa sull’intelligenza artificiale, i diritti umani, la democrazia e lo Stato di diritto, la Commissione ha approvato il mandato all’unanimità.