Il 25 gennaio e il 15 febbraio 2023 il Consiglio federale ha adottato decisioni che sgravano di 2,1 miliardi di franchi il preventivo 2024 rispetto al piano finanziario. Nella sua ultima seduta, la Commissione delle finanze del Consiglio nazionale ha esaminato approfonditamente queste misure correttive e le cifre aggiornate del preventivo. Ha inoltre preso atto dell'elevato deficit di finanziamento per il 2022. La deliberazione di dettaglio del consuntivo 2022 sarà affrontata nel prossimo trimestre. La discussione del preventivo 2024 avverrà a fine giugno 2023. Attualmente sono previste, per la fine dell'anno o per l’inizio dell'anno prossimo,  deliberazioni concernenti un atto mantello sul consolidamento delle finanze federali per gli anni di piano finanziario dal 2025.

Valutazione della situazione politico-finanziaria

In occasione della sua valutazione della situazione politico-finanziaria la Commissione delle finanze del Consiglio nazionale (CdF-N) ha preso atto del risultato provvisorio del Consuntivo 2022. Dopo i disavanzi record degli anni precedenti (15,8 mia. di fr. nel 2020 e 12,2 mia. di fr. nel 2021), per il 2022 il deficit di finanziamento della Confederazione, pari a 4,3 miliardi, rimane molto alto. Il risultato negativo non è soltanto esclusivamente riconducibile alle misure straordinarie a favore delle persone richiedenti protezione provenienti dall'Ucraina e alla lotta contro la pandemia da coronavirus. Per la prima volta dal 2005 la Confederazione presenta anche un deficit strutturale nel bilancio ordinario (1,6 mia.). La Commissione si rammarica in particolare degli elevati scostamenti delle entrate provenienti dall'imposta preventiva, che nel consuntivo risultano inferiori del 45 per cento rispetto a quanto preventivato (- 3,2 mia.). Le Commissioni delle finanze si occuperanno in dettaglio del consuntivo 2022 nel corso del secondo trimestre.

La CdF-N ha inoltre discusso approfonditamente l'attuale situazione di bilancio e il quadro politico-finanziario che il Consiglio federale ha stabilito il 15 febbraio 2023 per l'allestimento del preventivo 2024 e degli anni di piano finanziario2025-2027, prendendo in considerazione il risultato del consuntivo 2022, le previsioni congiunturali più recenti e le decisioni del Parlamento prese nella sessione invernale 2022. Il Consiglio federale aveva già deciso il 25 gennaio 2023 numerose misure concernenti le correzioni di bilancio in diversi settori. Esse riducono di 1,6 miliardi circa i deficit finanziari strutturali per gli anni 2024–2026. Per poter rispettare le direttive del freno all'indebitamento, nel preventivo 2024 il Consiglio federale prevede inoltre tagli lineari dell'ordine 500 milioni. La Commissione ha esaminato le singole misure correttive che, conformemente a una raccomandazione della Commissione delle finanze del Consiglio degli stati, devono principalmente essere concretate dalla parte delle uscite. Malgrado queste misure, è probabile che i deficit strutturali restino elevati dal 2025. La Commissione ha inoltre discusso il progetto del Consiglio federale di estendere le misure di sgravio a scopo correttivo agli anni di piano finanziario 2025–2027 per le uscite con un forte grado di vincolo. Da punto di vista attuale è lecito chiedersi se queste misure saranno sufficienti per rispettare le direttive del freno all'indebitamento, anche a causa dell'elevato fabbisogno di investimenti in determinati settori (p. es. digitalizzazione).

Nei prossimi mesi l'Amministrazione allestirà il preventivo 2024. Dopo l'adozione da parte del Consiglio federale a fine giugno 2023 le Commissioni delle finanze avvieranno le loro deliberazioni che dureranno fino alla sessione invernale 2023. Per quanto riguarda le misure di sgravio a livello di uscite con un forte grado di vincolo, attualmente il Consiglio federale prevede di sottoporre al Parlamento un atto mantello entro la fine dell'anno.

Ulteriori oggetti

Con 16 voti contro 7 la CdF-N propone alla propria Camera di non dare seguito all'iniziativa parlamentare Burgherr (22.465 n). L'autore propone di integrare la legge sul personale federale affinché il numero di posti di lavoro nell'Amministrazione federale non aumenti in misura maggiore rispetto alla crescita nel settore privato e le spese per il personale federale non aumentino in misura maggiore rispetto alla crescita del PIL svizzero. La maggioranza della Commissione ritiene che tale modifica limiterebbe troppo il margine di manovra del legislatore. Una minoranza propone di dare seguito all'iniziativa.

La Commissione ha inoltre avuto un colloquio con la segretaria di Stato per le questioni finanziarie internazionali vertente sui temi attuali in materia di finanza e di fiscalità internazionale. In particolare si è discusso sull'ulteriore procedura in relazione all'attuazione della tassazione minima dell'OCSE, il ruolo dei mercati finanziari nella ricostruzione dell'Ucraina e l'accesso al mercato dei fornitori di servizi finanziari in Germania e in Italia. Sono state inoltre oggetto della discussione anche l'accordo sui frontalieri con l'Italia e la sostenibilità nel settore finanziario.

Presieduta dal consigliere nazionale Roland Fischer (GL, LU), la Commissione si è riunita a Berna il 23 febbraio 2023. A parte della seduta erano presenti la segretaria di Stato per le questioni finanziarie internazionali nonché altri rappresentanti del Dipartimento federale delle finanze.