Nella seconda lettura del complesso progetto Riforma della LPP (20.089), la Commissione ha ripreso tre elementi, sui quali a fine giugno in prima battuta aveva adottato decisioni provvisorie (cfr. comunicato stampa del 25 giugno 2021). Innanzitutto, dopo una discussione approfondita dei vari modelli di compensazione della riduzione dell’aliquota di conversione minima dal 6,8 al 6,0 per cento, essa ha respinto il cosiddetto compromesso delle parti sociali, ripreso dal Consiglio federale. Per la maggioranza della Commissione, il supplemento di rendita proposto non è adatto allo scopo, in quanto funziona secondo il principio dell’innaffiatoio e interferisce eccessivamente nell’autonomia degli istituti di previdenza. Con 14 voti contro 10, la Commissione propone un modello di compensazione alternativo con il quale intende migliorare in modo mirato la rendita degli assicurati nella parte obbligatoria LPP e vicino alla stessa. Concretamente, la rendita di vecchiaia ai sensi della LPP di una generazione di transizione di 15 classi di età sarà aumentata come segue:
- 2400 franchi all’anno per le prime cinque classi d’età dopo l’entrata in vigore della riforma;
- 1800 franchi all’anno per le successive cinque classi d’età;
- 1200 franchi all’anno per le ultime cinque classi d’età della generazione di transizione.
La rendita di vecchiaia LPP maggiorata può tuttavia essere applicata soltanto se supera la prestazione di vecchiaia regolamentare di una persona. La misura di compensazione sarà finanziata mediante contributi sul salario coordinato. Gli istituti di previdenza possono anche finanziare i contributi necessari attingendo ad accantonamenti non più necessari. Mentre la proposta di compensazione del Consiglio federale destinata alla generazione di transizione genera costi annui di circa 1,7 miliardi di franchi, sulla base di prime stime il nuovo modello della Commissione comporterebbe una spesa di circa 0,8 miliardi di franchi l’anno. La Commissione ha incaricato l’Amministrazione di calcolare le ripercussioni finanziarie dei modelli ancora in discussione.
Una forte minoranza della Commissione ritiene che il modello di quest’ultima non sia in grado di ottenere il consenso della maggioranza poiché le persone di età inferiore a 50 anni e gli assicurati con reddito elevato dovrebbero fornire un contributo finanziario alla compensazione senza ricevere nulla in cambio.
In secondo luogo, la Commissione ha optato per una riduzione della soglia d’entrata per assicurare alla previdenza professionale i lavoratori impiegati a tempo parziale e con redditi bassi. Di conseguenza, i lavoratori che percepiscono da un solo datore di lavoro un salario annuo superiore a 12 548 franchi saranno obbligatoriamente assicurati (18 voti contro 6 e 1 astensione). Per contro, riguardo alla questione dell’assicurazione volontaria in caso di vari datori di lavoro (art. 46), la Commissione intende mantenere il diritto in vigore, ma parificare il salario annuo determinante alla soglia d’entrata ridotta e rendere possibile l’assicurazione a un istituto di previdenza di una data associazione professionale.
In terzo luogo, con 17 voti contro 8, la Commissione si è espressa a favore di un inizio del risparmio per la vecchiaia già a 20 anni invece che a 25 (art. 7). Per quanto riguarda la deduzione di coordinamento, essa ha confermato la decisione presa al momento della prima lettura. La deduzione va dimezzata e riscossa quindi su una parte più consistente del salario, nello specifico sulla parte tra 12 548 e 86 040 franchi. Gli accrediti di vecchiaia per gli impiegati di età compresa tra i 20 e i 44 anni dovrebbero ammontare al 9 per cento del salario coordinato, mentre per quelli di oltre 45 anni al 14 per cento. Infine, la Commissione ha confermato ulteriori decisioni adottate in prima lettura, con le quali vuole estendere le possibilità della previdenza volontaria.
Data la complessa interazione tra i vari elementi, prima di trasmettere il progetto al Consiglio nazionale la Commissione vuole soprattutto conoscere approfonditamente le ripercussioni finanziarie delle sue decisioni e sentirsi libera di procedere ancora ad eventuali adeguamenti. Proseguirà la deliberazione di dettaglio dopo la sessione autunnale.
Coronavirus: invito alla popolazione a vaccinarsi
La Commissione ha discusso con specialisti dell’Ufficio della sanità pubblica sulle misure per lottare contro la pandemia di Covid-19 e ha sottolineato l’importanza della vaccinazione: è la protezione più efficace contro un’infezione e gravi complicazioni. Considerati il numero crescente di casi e il fatto che il 98 per cento dei pazienti COVID in cura presso un ospedale non sono vaccinati, la Commissione esorta la popolazione a vaccinarsi (cfr. allegato).
La Commissione ha anche affrontato la prevista modifica di ordinanza con la quale il Consiglio federale intende adeguare la strategia dei test. Secondo la Commissione, è giusto che dal 1° ottobre 2021 la Confederazione non assuma più i costi dei test per le persone senza sintomi. Con 16 voti contro 6 e 2 astensioni, essa raccomanda tuttavia al Consiglio federale di escludere da questa norma i ragazzi fino a 18 anni e non soltanto quelli fino a 12 anni. Dall’ottobre 2021, ai bambini e ai giovani saranno ancora garantiti test gratuiti.
I Cantoni devono poter continuare a tenere elenchi degli assicurati morosi
Come il Consiglio degli Stati, anche la Commissione del Consiglio nazionale intende rielaborare la procedura in caso di mancato pagamento dei premi di cassa malati. Essa è entrata in materia all’unanimità sul progetto preparato dalla sua omologa in adempimento dell’Iv. Ct. TG. Complemento all'articolo 64a della legge federale sull'assicurazione malattie concernente l'esecuzione dell'obbligo di pagare i premi da parte degli assicurati (16.312 s). Ha iniziato la deliberazione di dettaglio e si è allineata in linea di massima alla decisione del Consiglio degli Stati. I Cantoni dovranno quindi poter continuare a tenere elenchi di assicurati che non pagano i premi (13 voti contro 12). Parimenti, i Cantoni, se lo desiderano, possono riprendere gli attestati di carenza beni e gestirli autonomamente (13 voti contro 3 e 9 astensioni). Nel contempo la Commissione vuole completare il progetto del Consiglio degli Stati in due punti:
- il disciplinamento secondo cui ai minorenni non dovranno più essere addossati i debiti risultanti dai loro premi di cassa malati non pagati deve valere anche per i giovani adulti che si trovano ancora in formazione (17 voti contro 6 e 2 astensioni);
- per evitare nuovi debiti a causa delle esecuzioni esistenti, i premi dovranno poter essere dedotti dal salario e trasferiti all’assicuratore (23 voti contro 1 e 1 astensione).
La Commissione ha incaricato l’Amministrazione di esaminare come si potrà trasporre nella legge i complementi da essa richiesti. Essa proseguirà la deliberazione di dettaglio dopo la sessione autunnale.
Legge sui prodotti del tabacco: appianamento delle divergenze
Dopo che durante la sessione estiva il Consiglio degli Stati si era distanziato su vari punti dal Consiglio nazionale, la Commissione ha riesaminato la legge sui prodotti del tabacco (15.075). Le richieste della maggioranza divergono dalle decisioni del Consiglio degli Stati in particolare riguardo ai seguenti punti: i prodotti del tabacco destinati a essere fumati non devono contenere ingredienti che aumentano il potenziale di dipendenza o facilitano l’inalazione (art. 6); gli ingredienti vietati devono essere disciplinati dal Consiglio federale in un’ordinanza e non direttamente nella legge (art. 7); l’uso di sigarette elettroniche deve essere autorizzato in determinate zone di punti di vendita specializzati (LF concernente la protezione contro il fumo passivo). Per contro, come il Consiglio degli Stati, la maggioranza chiede che la promozione delle vendite sia vietata non soltanto per i prodotti del tabacco destinati a essere fumati, ma anche per altre categorie di prodotti (art. 18a) e che i Cantoni abbiano la possibilità di emanare prescrizioni più rigorose in materia di pubblicità, promozione e sponsorizzazione (art. 20). La trattazione dell’oggetto sarà ultimata da entrambe le Camere durante la sessione autunnale.
Autorizzazione all’applicazione provvisoria dell’accordo sull’assicurazione sociale tra la Svizzera e il Regno Unito
La Commissione ha approvato all’unanimità l’applicazione provvisoria del nuovo accordo sul coordinamento delle assicurazioni sociali tra la Svizzera e il Regno Unito. La Commissione ritiene che sussistano i presupposti per la salvaguardia di importanti interessi svizzeri e per l’urgenza.
Presieduta dalla consigliera nazionale Ruth Humbel (Alleanza del Centro, AG), la Commissione si è riunita a Baden (AG) il 18, 19 e 20 agosto 2021. A parte della seduta era presente il consigliere federale Alain Berset. Come da tradizione, essa si è tenuta nel Cantone d’origine della presidente della Commissione. La Commissione è stata informata sul lavoro svolto dall’Institut für Arbeitsmedizin (IFA).