La Commissione ha approvato tutte le proposte della CPS-N riguardanti gli articoli 1, 6 e 7 della legge sui compiti d’esecuzione dell’UDSC (LE-UDSC), formulate sulla base di quanto proposto dal gruppo di lavoro Confederazione-Cantoni diretto dal già consigliere di Stato Urs Hofmann. Le modifiche intendono precisare nel progetto il principio costituzionale della sussidiarietà e delimitare chiaramente le competenze dei Cantoni da un lato e dell’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC) dall’altra.
La Commissione è favorevole a diversi sgravi di natura amministrativa e alla flessibilizzazione della procedura doganale, con innegabili benefici per l’economia. Propone pertanto di applicare la procedura relativa all’imposta sull’acquisto anche nell’ambito dell’importazione di merci (12 voti contro 10 e 3 astensioni) e di rinunciare all’obbligo di dichiarazione per le merci non soggette all’obbligo doganale (15 voti contro 10). Il responsabile delle merci deve poter scegliere se provvedere personalmente alla dichiarazione delle merci o delegarla a terzi (15 voti contro 10) e tale dichiarazione deve poter essere attivata a prescindere da un luogo specifico (14 voti contro 9 e 2 astensioni). La Commissione concorda sul fatto che i consumatori devono essere esentati dall’obbligo di dichiarazione, e che tale obbligo debba essere imposto ai forniti di prestazioni (incluse le piattaforme elettroniche, cfr. 21.019). La Commissione accoglie altresì la proposta di completare l’elenco dei tributi doganali. Fra i tributi all’importazione dovranno figurare anche i proventi della vendita all’asta dei contingenti doganali, che potranno essere rimborsati al momento della riesportazione delle merci (12 voti contro 9 e 1 astensione). Infine, la Commissione intende assicurare che la sorveglianza di depositi franchi doganali sia affidata a personale dell’UDSC presente sul posto (13 voti contro 11 e 1 astensione). Sono invece state respinte diverse proposte volte ad assicurare la possibilità della comunicazione scritta e del pagamento in contanti.
La Commissione continuerà la deliberazione nella prossima seduta di ottobre.
Anche la CET-N è contraria a maggiori deduzioni fiscali per i premi dell’assicurazione malattia
La Commissione ha esaminato l’oggetto 22.053 concernente l’aumento delle deduzioni per i premi assicurativi. Con tale disegno il Consiglio federale adempie un mandato conferitogli dal Parlamento in seguito all’accoglimento della mozione 17.3171. Con 13 voti contro 11 e 1 astensione, la CET-N chiede alla propria Camera di seguire il Consiglio degli Stati e di non entrare in materia sul disegno governativo. La Commissione concorda sul fatto che i costi sanitari rappresentano un onere che incide sempre di più sul potere d’acquisto della popolazione. Tuttavia, alla luce del previsto calo delle entrate, la maggioranza non ritiene opportuno sgravare in primo luogo le fasce di reddito più elevate, mentre il 40 per cento circa dei contribuenti che a causa del loro basso reddito non pagano l’imposta federale diretta non ne trarrebbe alcun vantaggio. Il limitato margine di manovra della Confederazione andrebbe piuttosto sfruttato per effettuare investimenti. In considerazione del crescente onere finanziario che grava sulla popolazione, la minoranza ritiene che uno sgravio fiscale sia opportuno, soprattutto per il ceto medio-superiore, ovvero la fascia di reddito che garantisce gran parte del gettito fiscale. L’oggetto sarà discusso dal Consiglio Nazionale nella sessione autunnale.
Contro un aumento dei contributi per la promozione della piazza economica 2024−2027
Il messaggio concernente la promozione della piazza economica negli anni 2024−2027 (23.028) comprende sei decreti federali: sul finanziamento della piazza economica e della promozione delle esportazioni, di Innotour, delle attività di governo elettronico delle piccole e medie imprese, sulla concessione di un aiuto finanziario a Svizzera Turismo e su ulteriori conferimenti al Fondo per lo sviluppo regionale, per un importo complessivo di 646,13 milioni di franchi, nonché un decreto federale che definisce il programma pluriennale 2024–2031 concernente l’attuazione della Nuova politica regionale (NPR).
Analogamente a quanto proposto dalla CdF-N (vedi comunicato stampa del 30 giugno 2023), la maggioranza della Commissione si allinea ai disegni del Consiglio federale che puntano a sostenere soprattutto le PMI svizzere e le regioni e a valorizzare la digitalizzazione e lo sviluppo sostenibile. Contrariamente al Consiglio federale, tuttavia, la CET-N propone di ridurre di circa un terzo i conferimenti al Fondo per lo sviluppo regionale per gli anni 2024−2031, portandoli a 150 milioni di franchi. Alla luce della situazione critica delle finanze federali e della buona dotazione finanziaria del fondo, la Commissione reputa che un periodo caratterizzato da uno stanziamento ridotto possa essere giustificato. Una minoranza si oppone a questa riduzione, mentre altre minoranze chiedono importi più alti (aiuto finanziario a Svizzera Turismo) o più bassi (promozione della piazza economica).
La Commissione non apporta modifiche al proprio progetto sulle start up
Dopo che il proprio progetto volto ad attuare l’iniziativa parlamentare 16.442 (I dipendenti delle start up con partecipazioni nell’azienda vanno esentati dalla rilevazione dell’orario di lavoro) aveva creato diverse divergenze in fase di consultazione, in occasione della sua ultima riunione la Commissione ha chiesto precisazioni all’Amministrazione (cfr. comunicato stampa del 27 giugno 2023). Dopo un’approfondita discussione la CET-N ha ora deciso di attenersi alla versione del progetto inviato in consultazione, rinunciando a definire in modo più preciso la nozione di start-up e senza specificare quale tipo di partecipazione dei dipendenti costituisca una condizione per l’esenzione dall’assoggettamento alla legge sul lavoro. Nella votazione sul complesso la Commissione ha adottato il progetto con 14 voti contro 8. Vi sono state minoranze che hanno proposto di non entrare in materia o di introdurre nel progetto criteri più restrittivi. Il progetto viene trasmesso al Consiglio federale per parere e sarà esaminato dal Consiglio nazionale al più presto nella sessione invernale.
Ordinanza sull’imposizione minima
La CET-N è stata consultata in relazione all’ordinanza che il Consiglio federale prevede di adottare in vista dell’attuazione del progetto dell’OCSE sull’imposizione minima dei grandi gruppi di imprese. La Commissione accoglie con favore in particolare la prevista procedura di riscossione della nuova imposta integrativa mediante l’applicazione del principio dello «sportello unico» (un’unità del gruppo di imprese versa l’imposta per l’intero gruppo nel proprio Cantone e il Cantone di sede trasferisce la propria quota dell’imposta integrativa alla Confederazione e agli altri Cantoni interessati). Al fine di semplificare il più possibile l’attuazione del progetto, per la Commissione è importante che i dettagli della normativa prevista vengano nuovamente esaminati alla luce dei risultati della procedura di consultazione. La CET-N non ha formulato raccomandazioni concrete all’attenzione del Consiglio federale.
Revisione dell’ordinanza sui fondi propri
Con una modifica dell’ordinanza sui fondi propri sarà possibile trasporre nel diritto svizzero la versione finale degli standard di Basilea III, emanati dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria. Tali standard prevedono sostanzialmente di coprire le attività maggiormente esposte ai rischi con più fondi propri rispetto alle attività meno esposte. Le esigenze in materia di capitale per il settore bancario dovranno essere calcolate in modo trasparente e comparabile a livello internazionale. La Commissione è stata consultata in merito a questo progetto e in linea di principio lo approva. Pertanto non formula alcuna proposta concreta di modifica del progetto del Consiglio federale.
Presieduta dal consigliere nazionale Leo Müller (M-E/LU), la Commissione si è riunita a Lucerna il 28 e il 29 agosto 2023. A parte della seduta erano presenti la Consigliera federale Karin Keller-Sutter e il Consigliere federale Guy Parmelin.