La CET-N chiede all’unanimità alla propria Camera di approvare il disegno del Consiglio federale relativo alla modifica della legge federale concernente il conferimento del carattere obbligatorio generale al contratto collettivo di lavoro (LOCCL). L’obiettivo è di creare maggiore trasparenza sui mezzi finanziari delle commissioni paritetiche (CP).

Con il progetto 24.097, il Consiglio federale propone, in adempimento di un mandato del Parlamento (Mo. CET-N 21.3599), di modificare la LOCCL affinché qualsiasi datore di lavoro o lavoratore sottoposto a un contratto collettivo di lavoro (CCL) dichiarato di obbligatorietà generale abbia il diritto di consultare gratuitamente, su richiesta, i conti annuali della CP per quanto riguarda i contributi ai costi d’esecuzione del CCL. Questa richiesta non è stata contestata in seno alla Commissione. Una mozione volta a inserire nel disegno l’obbligo di consentire la consultazione elettronica dei conti annuali è stata respinta con 14 voti contro 8 e 3 astensioni, così come una mozione volta a sottoporre i conti annuali all’approvazione dei lavoratori e dei datori di lavoro (11 voti contro 8 e 4 astensioni). In seno alla Commissione si è discusso molto di questioni relative al rimborso dei contributi ai costi d’esecuzione, che non sono oggetto del disegno del Consiglio federale. Nel settembre 2023, il Controllo federale delle finanze (CDF) ha effettuato una verifica sull’impiego di questi contributi da parte delle CP. La SECO sta attualmente rivedendo le sue istruzioni in materia e attuando le raccomandazioni del CDF. La Commissione rinuncia pertanto a integrare richieste in tal senso nel presente disegno e si occuperà della questione in un secondo momento.

La CET-N vuole mantenere l’autodenuncia una tantum esente da pena

Con 17 voti contro 7 e 1 astensione, la Commissione chiede di non dare seguito all’iniziativa parlamentare Zryd 24.467, che chiede di abrogare l’autodenuncia una tantum esente da pena in caso di sottrazione d’imposta. La maggioranza della Commissione ritiene che l’abolizione dell'autodenuncia esente da pena aumenterebbe gli ostacoli alla comunicazione volontaria. Ne conseguirebbero minori entrate fiscali per la Confederazione e i Cantoni. Inoltre, secondo la maggioranza, l’autodenuncia non è priva di conseguenze: le persone interessate devono pagare le imposte arretrate e gli interessi di mora degli ultimi dieci anni. Una minoranza, invece, chiede di dare seguito all’iniziativa, poiché spera che l’abrogazione porti a un aumento delle entrate e sottolinea che la sottrazione d’imposta non è un reato minore, poiché mina la fiducia nel sistema fiscale e la solidarietà.

Prodotti fitosanitari: esame completo della situazione

Nell’ambito dell’attuazione dell’iniziativa parlamentare 22.441 Consentire in Svizzera una protezione dei vegetali moderna, la Commissione ha invitato le parti interessate a pronunciarsi sul suo progetto preliminare (cfr. comunicato stampa del 9 sett. 2024​). Alle audizioni hanno partecipato rappresentanti del Cantone di Berna, dell’Alleanza Agricola, di Andermatt Group AG, dell’Eawag, della Commissione federale per la sicurezza biologica, dell’Associazione per l’acqua, il gas e il calore (SVWG), dell’Unione Svizzera dei contadini, dell’Associazione svizzera Frutta, della Federazione svizzera dei viticoltori, dell’Unione svizzera dei produttori di verdura, di Scienceindustries, nonché esperti del mondo scientifico.
Nelle trattative sul Pacchetto Svizzera-UE è stato stabilito che in futuro la Svizzera potrà partecipare al processo di autorizzazione e omologazione dei prodotti fitosanitari come uno Stato membro. Poiché l’avvio della relativa consultazione è previsto per l’estate 2025, la Commissione ha deciso di proseguire i lavori sur suo progetto soltanto nel prossimo trimestre, dopo aver preso atto del progetto che andrà in consultazione.

Maggiore trasparenza in merito alle commissioni legate ai mezzi di pagamento elettronici

La Commissione ha deciso con 19 voti contro 2 e 4 astensioni di accogliere la mozione 25.3020 presentata dalla CET-S, che incarica il Consiglio federale di garantire maggiore trasparenza riguardo alle componenti delle commissioni sui pagamenti senza contanti. La maggioranza della Commissione riconosce che le strutture tariffarie, che gravano in particolare sulle PMI, sono in parte elevate e poco trasparenti. Una maggiore trasparenza consentirebbe alle PMI di avere una visione d’assieme più chiara nelle trattative sui prezzi e nella scelta dei fornitori di servizi di pagamento e rafforzerebbe la concorrenza. La minoranza della Commissione respinge la mozione.

Altre decisioni

La Commissione ha rinviato l’esame della mozione Stark 23.3452 (Limitare le retribuzioni nel settore bancario) alla sua riunione del 18 e 19 agosto. Entro tale data dovrebbero essere disponibili i parametri annunciati dal Consiglio federale per l’adeguamento della regolamentazione «too big to fail», sulla base dei quali la Commissione intende discutere la mozione. Secondo il suo Regolamento, il Consiglio nazionale dovrà deliberare in merito alla mozione nella sessione autunnale del 2025.

La Commissione ha inoltre sospeso l’esame della mozione del Gruppo liberale radicale, che chiede di attuare le condizioni per l’esenzione fiscale delle organizzazioni di utilità pubblica (24.4514). Per chiarire la situazione, ha incaricato l’Amministrazione federale delle contribuzioni di fornirle ulteriori informazioni, ad esempio sulla prassi attuale delle autorità fiscali cantonali, sul numero di organizzazioni potenzialmente interessate, sulla distinzione tra finalità politica e scopo di pubblica utilità o anche sulle conseguenze a livello di onere amministrativo e di organico nel caso la mozione fosse accolta.

Presieduta dal consigliere nazionale Thomas Aeschi (UDC, ZG), la Commissione si è riunita a Berna il 14 e il 15 aprile 2025. A parte della seduta era presente il Consigliere federale Guy Parmelin.