La Commissione ha dibattuto le divergenze rimanenti – abitazioni secondarie e deduzione degli interessi passivi. Come è emerso dalla discussione, queste due questioni rimangono le più controverse.

Dopo che il Consiglio nazionale ha dibattuto l’oggetto 17.400 nella sessione estiva, stabilendo due divergenze rispetto alle decisioni del Consiglio degli Stati (cfr. Decisioni del Consiglio nazionale del 14 giugno 2023), la Commissione si è nuovamente chinata sul progetto, confermando le decisioni prese in precedenza dal Consiglio degli Stati. In merito all’imposizione delle abitazioni secondarie adibite prevalentemente a uso proprio, con 8 voti contro 4 e 1 astensione conferma di sostenere un cambio di sistema dapprima solo per le abitazioni primarie. La maggioranza argomenta con le perdite finanziarie che un cambio di sistema completo comporterebbe per i Cantoni a vocazione turistica, mentre la minoranza attribuisce maggiore importanza all’economia gestionale e sostiene quindi un cambio di sistema coerente. Anche per quanto riguarda la deduzione degli interessi passivi, la Commissione intende attenersi alla decisione del Consiglio degli Stati, ossia consentire deduzioni fino al 70 per cento dei redditi da sostanza imponibili; una minoranza chiede di riprendere il progetto iniziale della Commissione e di non ammettere alcuna deduzione degli interessi passivi (9 voti contro 3 e 1 astensione). Nel contesto della deduzione degli interessi passivi, la Commissione ha incaricato l’Amministrazione di effettuare ulteriori accertamenti, motivo per cui tratterà nuovamente l’oggetto nell’ambito della sua seduta del mese di agosto, dopodiché verrà dibattuto al consiglio degli Stati nella sessione autunnale.

Sì all’istituzione di una ba​​se costituzionale per un’imposta reale

Nel 2022 la CET del Consiglio nazionale ha depositato l’iniziativa di commissione 22.454 che chiede di istituire una base costituzionale per un’imposta reale sulle case secondarie (cfr. comunicato stampa del 17 agosto 2022). L’intenzione è quella di fornire ai Cantoni interessati la possibilità di compensare le perdite fiscali previste a seguito del cambio di sistema completo nell’imposizione del valore locativo. La CET-S non è di principio contraria a questa proposta e, con 7 voti contro 5 e 1 astensione, si è allineata alla decisione della Commissione omologa. Dal momento che ritiene importante poter procedere rapidamente nel contesto del cambio di sistema dell’imposizione del valore locativo e, a suo avviso, l’attuazione di una nuova base costituzionale richiederebbe diversi anni, nelle deliberazioni relative all’oggetto 17.400 conferma però, come menzionato in precedenza, di voler escludere per il momento le abitazioni secondarie dal cambio di sistema.

Nuova poli​tica regionale

Al pari del Consiglio nazionale, la Commissione propone all’unanimità di accogliere senza modifiche il progetto di revisione della legge sulla politica regionale (23.029). Questa revisione prevede il finanziamento di piccoli progetti infrastrutturali anche mediante contributi a fondo perso. Secondo la Commissione, l’esperienza dimostra che i mutui previsti dalla legislazione vigente non sono uno strumento adeguato per sostenere i piccoli progetti infrastrutturali, che generano pochi o nessun flusso di cassa per i loro gestori. Tuttavia queste piccole infrastrutture risultano vantaggiose per l’economia di una regione quando possono essere utilizzate a fini commerciali da altri attori economici. La Commissione osserva inoltre che si tratta di importi modesti, poiché la quota federale dei contributi a fondo perso non supererà i 50 000 franchi per progetto. La revisione della legge sarà trattata dal Consiglio degli Stati durante la sessione autunnale.

Promozione dell’accesso alla pro​prietà di abitazioni a uso proprio

La mozione presentata dalla consigliera agli Stati Z’graggen (21.4520) propone diverse misure atte a promuovere l’acquisto di abitazioni di proprietà a uso proprio. Con 7 voti contro 0 e 5 astensioni, la Commissione propone alla propria Camera di respingere la mozione. La maggioranza della Commissione condivide senz’altro il parere dell’autrice della mozione, secondo cui il mandato costituzionale (art. 108) non è soddisfatto poiché l’acquisto di alloggi per il fabbisogno personale risulta tuttora difficile in Svizzera. Ritiene tuttavia che le misure proposte dalla mozione debbano ancora essere esaminate in modo più approfondito prima di poter essere attuate. Essa valuterà pertanto, nel corso di una prossima seduta, l’opportunità di presentare un postulato.

Ulteriori d​ecisioni

La CET-S propone inoltre all’unanimità di respingere la mozione 21.3036, che intende consentire alle imprese di costituire riserve di crisi al beneficio di sgravi fiscali. In passato esisteva una pertinente legge federale, ma essa non è più in vigore dalla fine del 2015. Secondo la Commissione, tale strumento non si è dimostrato valido nel rafforzare la resilienza delle imprese e non va pertanto reintrodotto. Le imprese hanno a disposizione diverse possibilità più efficaci per rafforzare la propria resilienza alle crisi, per esempio la costituzione di riserve volontarie o l’orario di lavoro ridotto.

Infine la Commissione era chiamata a deliberare in merito alla mozione 22.3098, approvata dal Consiglio nazionale, che intende permettere la deduzione dei costi d'investimento destinati al risparmio di energia e alla protezione dell’ambiente anche per lavori di ampliamento e trasformazione di minore entità in edifici esistenti. Dopo che, all’inizio di quest’anno, il Tribunale federale ha deciso che è necessario verificare la deducibilità di ogni singola voce, indipendentemente dal fatto che si tratti di nuove costruzioni oppure di risanamenti. Questa decisione adempie la richiesta della mozione e, di conseguenza, non sussiste più alcuna necessità di agire sul piano legislativo. Per tale ragione, la Commissione propone con 10 voti contro 0 e 1 astensione di respingerla.

Presieduta dal consigliere agli Stati Alex Kuprecht (UDC/SZ), la Commissione si è riunita a Pfäffikon (SZ) il 19 e il 20 giugno 2023. Ha approfittato di questo trasferimento nel Cantone di origine del suo presidente per visitare la ditta Estée Lauder AG a Galgenen.