La Commissione si allinea al Consiglio federale e propone di raccomandare al Popolo e ai Cantoni di respingere l’Iniziativa per alimenti equi lanciata dai Verdi. Si pronuncia contro un controprogetto diretto o indiretto.

​Per la terza volta la Commissione si è occupata dell’iniziativa popolare «Per derrate alimentari sane, prodotte nel rispetto dell’ambiente e in modo equo (Iniziativa per alimenti equi, 16.073)» (cfr. comunicati stampa del 25 gennaio 2017 e del 5 aprile.2017). La Commissione considera meritevole di sostegno il suo scopo principale, ovvero il rafforzamento dell’offerta di derrate alimentari di buona qualità, prodotte nel rispetto dell’ambiente, degli animali e di condizioni di lavoro eque. Tuttavia l’iniziativa popolare ha due svantaggi notevoli: è contraria al diritto commerciale internazionale e la sua esecuzione non sarebbe praticabile, poiché il controllo delle condizioni di fabbricazione di tutti i prodotti importati sarebbe molto oneroso. Con 16 voti contro 2 e 7 astensioni, la Commissione propone pertanto di raccomandare di respingere l’iniziativa popolare. Con 17 voti contro 7 e 1 astensione la Commissione ha respinto una proposta di contrapporle un controprogetto che eviterebbe i due punti deboli di cui sopra. La maggioranza ritiene infatti che anche il controprogetto diretto racchiuda un potenziale conflitto con il diritto commerciale internazionale e che non sia necessaria alcuna modifica della Costituzione per meglio considerare quanto chiesto dall’iniziativa. A tale scopo è sufficiente accelerare gli sforzi sulla scorta delle basi legali attuali. Con 13 voti contro 11 e 1 astensione, la Commissione rinuncia anche a elaborare nuove disposizioni nel quadro di un controprogetto indiretto. Non è ancora dato sapere quando l’iniziativa popolare verrà trattata dal Consiglio nazionale.

2. Iniziativa popolare «Per la sovranità alimentare. L’agricoltura riguarda noi tutti»

La Commissione ha svolto un’audizione concernente questa iniziativa (17.023) che mira, ancorando diverse misure nella Costituzione, a orientare la politica agricola verso un’agricoltura costituita da piccoli contadini e basata sull’approvvigionamento regionale. Hanno difeso le loro posizioni il comitato d’iniziativa, l’Unione svizzera dei contadini, l’Associazione svizzera per la difesa dei piccoli e medi contadini, l’Association des groupements et organisations romands de l’agriculture (AGORA), la Federazione delle Industrie Alimentari Svizzere e Agrarallianz. La Commissione avvierà la discussione sui contenuti dell’iniziativa popolare in una delle sue prossime sedute. Per allora essa si aspetta che l’Amministrazione le fornisca un approfondimento scritto dei diversi punti sollevati dall’iniziativa popolare.

3. La Commissione termina i suoi lavori sui progetti di atti legislativi relativi alle rendicontazioni Paese per Paese apportandovi alcune modifiche, in particolare per quanto concerne le sanzioni

Dopo la seduta del 3 e 4 aprile, durante la quale aveva concluso la deliberazione del decreto che approva l’Accordo multilaterale (v. comunicato), nella seduta odierna la Commissione ha terminato la deliberazione di dettaglio del disegno di legge sullo scambio automatico di rendicontazioni Paese per Paese (16.078). La Commissione propone alcune modifiche, in particolare per quanto concerne le disposizioni relative alle sanzioni. Con 19 voti contro 6, la Commissione propone di limitare a 50 000 franchi al massimo la sanzione amministrativa prevista (200 fr. per ogni giorno di ritardo) in caso di inosservanza del termine di ricevimento della rendicontazione Paese per Paese (art. 12). La maggioranza ritiene che questo limite sia necessario per una sanzione il cui carattere cumulativo è poco conforme all’ordinamento giuridico svizzero.

Gran parte delle discussioni si sono incentrate sulla sanzione penale in caso di informazioni false o incomplete (art. 24). Con 16 voti contro 8, la Commissione propone, da un lato, di seguire la decisione del Consiglio degli Stati di sopprimere qualsiasi sanzione in caso di negligenza e, dall’altro, di limitare a 100 000 franchi (al posto di 250 000 fr.) l’ammontare massimo della multa in caso di comportamento intenzionale della persona responsabile del reato. Una minoranza della Commissione propone di mantenere la versione del Consiglio federale per garantire che la Svizzera possa tener fede ai propri impegni internazionali. Inoltre, in caso di reato minore per il quale è prevista una multa inferiore a 25 000 franchi, la maggioranza propone (con 16 voti contro 8) che sia l’impresa a pagare la multa e non la persona fisica responsabile del reato.

Con 15 voti contro 5 e 1 astensione, la Commissione ha invece respinto una proposta che intendeva stabilire l’obbligo per le imprese multinazionali di fornire alle autorità fiscali il file principale (master file) e il file locale (local file), poiché questa esigenza supererebbe lo standard minimo internazionale.

Nel voto sull’insieme la Commissione ha adottato il progetto con 20 voti contro 0 e 2 astensioni. L’oggetto sarà trattato dal Consiglio nazionale nella sessione estiva 2017 affinché possa essere definitivamente approvato dal Parlamento nella stessa sessione.

4. Consultazione sugli appalti pubblici

In merito alla revisione della legge federale sugli acquisti pubblici (17.019) e dell’Accordo dell’OMC sugli appalti pubblici (17.020) la Commissione ha sentito la Conferenza dei direttori delle pubbliche costruzioni, della pianificazione del territorio e dell’ambiente, l’Unione delle città svizzere, l’Associazione dei Comuni svizzeri, economiesuisse, swissmem, l’Unione svizzera delle arti e mestieri, la Società Svizzera degli Impresari-Costruttori, la SIA, l’USIC, la SWICO, Swiss Textiles, l’Unione sindacale svizzera, UNIA, la Coalizione delle ONG per gli appalti sostenibili e un rappresentante della scienza. La Commissione proseguirà l’esame il 19 e 20 giugno con altre consultazioni. Il Consiglio nazionale tratterà gli oggetti al più presto nella sessione invernale 2017.

5. Imposizione di fondi agricoli e silvicoli

Per quanto concerne la legge federale sull’imposizione di fondi agricoli e silvicoli (16.031) vi è una divergenza fondamentale tra le Camere: dopo che il Consiglio nazionale aveva accettato il disegno nella sessione speciale 2016, il Consiglio degli Stati non era entrato nel merito nella sessione invernale dello stesso anno. La CET-N propone ora alla propria Camera, senza voti contrari, di allinearsi al Consiglio degli Stati. Per una parte della Commissione la discussione tenutasi sinora ha mostrato l’impossibilità di un accordo tra le Camere nell’ambito dell’oggetto e che la tematica dell’imposizione di fondi della sostanza commerciale deve essere considerata in modo più ampio ed esaminata per tutti coloro che esercitano un’attività indipendente. A tale proposito la Commissione ha adottato un postulato per chiarire la situazione iniziale e individuare soluzioni (17.3359). Una parte della Commissione raccomanda la non entrata in materia, poiché respinge chiaramente il contenuto dell’oggetto 16.031 e non ritiene necessario intervenire in materia. Anche per il postulato di commissione è respinto da una minoranza.

6. Sospesi i disegni concernenti la soppressione della tassa di bollo

Circa un anno fa la Commissione aveva sospeso la trattazione del disegno sulla soppressione della tassa d’emissione (disegno 2 dell’oggetto 15.049) e di quello sulla soppressione della tassa sui premi d’assicurazione e della tassa di negoziazione (disegno 2 dell’oggetto 09.503) fino alla votazione popolare del 12 febbraio 2017 sulla Riforma III dell’imposizione delle imprese. Dato che la Riforma III dell’imposizione delle imprese è stata bocciata e deve essere rielaborata, con 19 voti contro 6 la Commissione ha deciso di sospenderne nuovamente la trattazione fino a che il nuovo «Progetto fiscale 17 (PF17)» sia accettato o respinto definitivamente. La maggioranza della Commissione vorrebbe rinviare l’attuazione dei disegni fino a che sia fatta chiarezza sulla sorte del PF17. La minoranza della Commissione ritiene invece che i disegni dovrebbero essere stralciati poiché non sono prioritari e con la loro attuazione le finanze della Confederazione verrebbero eccessivamente strapazzate.

La Commissione è entrata in materia all’unanimità in merito all‘oggetto 17.018 che mira a esentare dalla tassa di negoziazione le Fiduciarie statiche estere (nella fattispecie quelle italiane che, a garanzia dell’imposta, sono controllate da un’autorità di vigilanza statale). Nella votazione sul complesso l’oggetto è stato approvato senza proposta di modifica con 19 voti contro 0 e 2 astensioni.

7. Progetto fiscale 17

Il consigliere federale Ueli Maurer ha informato la Commissione sullo stato di preparazione del Progetto fiscale 17. Ha precisato che, sebbene l’organo di coordinamento non abbia ancora preso alcuna decisione, non vi sono modifiche di calendario. Quest’ultimo prevede che il Consiglio federale stabilisca i parametri al più tardi entro giugno e che presumibilmente in settembre sia indetta un’eventuale procedura di consultazione.

8. Altri oggetti

La Commissione propone, con 24 voti contro 0 e un’astensione, d’accettare la mozione Vonlanthen (16.3457). Essa propone pure di non dare seguito alle iniziative cantonali 08.331 e 09.304.

Presieduta dalla consigliera nazionale Susanne Leutenegger Oberholzer (PS, BL), la Commissione si è riunita a Berna il 15 e 16 maggio 2017. A parte della seduta erano presenti i consiglieri federali Alain Berset e Ueli Maurer.