La CET-S propone al suo Consiglio di sopprimere tanto a livello federale quanto a livello cantonale l’imposizione del valore locativo per le proprietà occupate personalmente presso il domicilio. Parallelamente per questi immobili dovranno essere soppresse a livello federale le deduzioni per i costi di conseguimento (spese di manutenzione, spese di riattazione di immobili di nuova acquisizione, premi di assicurazione e spese di amministrazione da parte di terzi) nonché le deduzioni per gli investimenti destinati al risparmio energetico, alla protezione dell’ambiente e per le spese di demolizione, mentre i Cantoni devono poter ancora ammettere tali deduzioni. Conformemente alla proposta della Commissione le deduzioni per la cura di monumenti storici devono continuare a essere consentite tanto a livello federale quanto a livello cantonale e dovrà essere prevista una deduzione di primo acquisto la cui durata di validità sarà limitata. Le abitazioni secondarie a uso proprio, invece, dovranno rimanere imponibili sia a livello federale sia a livello cantonale, così come i redditi da immobili locati o affittati. Visto l’elevato indebitamento privato, riconducibile in primo luogo al debito ipotecario, la riduzione degli incentivi all’indebitamento rappresenta un tema centrale per la Commissione, che intende fare leva affinché in futuro non siano più ammesse deduzioni degli interessi su debiti. Con 7 voti contro 4, la Commissione si è pertanto espressa a favore della variante 5 del suo progetto preliminare sottoposto alla consultazione. Una minoranza propone una limitazione delle deduzioni degli interessi sui debiti al 70 per cento dei redditi da sostanza imponibili. Il progetto della Commissione passerà al Consiglio federale per parere e sarà trattato dal Consiglio degli Stati presumibilmente nella sessione autunnale.
2. Non entrata in materia sul progetto di sostegno alla coltivazione della barbabietola da zucchero
Dopo un dibattito approfondito la Commissione ha rifiutato, con 7 voti contro 6, di entrare in materia sul progetto della sua omologa relativo al sostegno della produzione indigena di zucchero (15.479). La maggioranza ritiene che il Consiglio federale abbia già previsto apposite misure nell’ambito del pacchetto di ordinanze agricole e che sia decisamente meglio sancirle a livello di ordinanza piuttosto che a livello di legge. La minoranza propone di entrare in materia. Al contempo la Commissione ha respinto, con 5 voti contro 4 e un’astensione, una mozione della sua omologa sulla promozione della coltivazione ecologica di barbabietole da zucchero (21.3016) poiché il Consiglio federale sta già lavorando all’attuazione delle relative richieste. I due oggetti saranno trattati dal Consiglio degli Stati nella sessione estiva.
La CET-S propone inoltre all’unanimità di eliminare la differenza meramente formale tra i mezzi finanziari per l’agricoltura per gli anni 2022–2025 (20.022, disegno 4) e di approvare la decisione del Consiglio nazionale.
3. Iniziativa parlamentare Graber sul tempo di lavoro
Vista l’apertura, mercoledì scorso, di una procedura di consultazione su una modifica dell’ordinanza 2 concernente la legge sul lavoro, la Commissione ha deciso, con 5 voti contro 5, un’astensione e il voto determinante del presidente, di prorogare la sua decisione presa nel febbraio 2020 (cfr. comunicato), ossia sospendere la deliberazione del progetto riguardante l’iniziativa parlamentare 16.414. La Commissione intende, da un lato, attendere i risultati della procedura di consultazione e, dall’altro, approfittare del tempo a disposizione per chiedere all’Amministrazione di esaminare diverse questioni inerenti a possibili modifiche del progetto di legge che concernono l’inizio e la fine del lavoro diurno (art. 10 cpv. 2), la durata massima della settimana lavorativa (art. 13a cpv.3) e la compensazione delle ore in esubero annuali (art. 13a cpv. 5). L’Amministrazione è quindi invitata a esaminare un’alternativa al progetto della Commissione al fine di permettere ai lavoratori interessati dal progetto di legge e attivi nei settori delle tecnologie dell’informazione, della consulenza, dell’audit o dell’amministrazione fiduciaria di rinunciare a essere sottoposti alle disposizioni della legge sul lavoro, ad eccezione di quelle relative alla protezione della salute.
Infine, la Commissione desidera che l’Amministrazione illustri, da un lato, gli insegnamenti che occorre trarre dall’estensione generalizzata dell’home office introdotta dall’inizio della pandemia e, dall’altro, le ultime decisioni del Consiglio federale volte a offrire forme di lavoro più flessibili per il personale della Confederazione (cfr. comunicato). L’Amministrazione è invitata a procedere a un confronto del diritto del personale della Confederazione con la legge sul lavoro applicabile all’economia privata.
4. Audizioni in merito alla revisione della legge sulle banche
In occasione delle deliberazioni del progetto di revisione della legge sulle banche (20.059) la Commissione ha eseguito due audizioni: nella prima ha ricevuto le delegazioni del Gruppo Credit Suisse, della Banca nazionale svizzera, della FINMA e della Segreteria di Stato per le questioni finanziarie internazionali al fine di informarsi sulla situazione della piazza bancaria e della relativa evoluzione nei dieci anni di normativa «too big to fail»; nella seconda ha sentito i rappresentanti della Conferenza dei direttori cantonali delle finanze e dell’Unione delle Banche Cantonali Svizzere per farsi un’idea più precisa della normativa relativa a un eventuale risanamento delle banche cantonali. La Commissione concluderà la deliberazione di dettaglio nella prossima seduta di inizio luglio.
5. Informare in merito agli abusi salariali
L’iniziativa cantonale ticinese 18.326, a cui entrambe le Commissioni hanno dato seguito, intende in primo luogo garantire che i dipendenti siano sistematicamente informati degli abusi salariali riscontrati durante le verifiche nei settori sottoposti ai contratti normali di lavoro (CNL). La SECO ha dichiarato alla CET-S di essere disposta ad adeguare le prescrizioni riguardanti le autorità di esecuzione nonché a incoraggiare i Cantoni che hanno adottato dei CNL a fornire in futuro informazioni sistematiche e facilmente accessibili in merito ai salari minimi CNL in vigore. La CET-S sostiene apertamente questo scenario e raccomanda alla SECO di intervenire rapidamente in questo senso. In occasione delle deliberazioni sul progetto 21.032 (revisione della legge sui lavoratori distaccati), la Commissione esaminerà nel corso del terzo trimestre 2021 anche la necessità di procedere ad adeguamenti legislativi che permetterebbero di soddisfare le richieste dell’iniziativa cantonale.
6. Casi di rigore
La Commissione ha inoltre presentato due mozioni dal tenore identico alle mozioni presentate dalla sua omologa (21.3600 e 21.3601). Adottata senza voti contrari, la prima mozione (21.3609) incarica il Consiglio federale di apportare, in collaborazione con i Cantoni, gli adeguamenti necessari alla legge e all’ordinanza affinché la normativa sui casi di rigore sia prorogata fino alla fine dell’anno. Adottata con 8 voti contro 0 e un’astensione, la seconda mozione (21.3610) chiede al Consiglio federale di modificare l’ordinanza sui casi di rigore in modo che, in casi eccezionali motivati, il limite massimo fissato per i contributi non rimborsabili versati alle imprese con una cifra d’affari annuale superiore a 5 milioni di franchi possa essere superato.
La Commissione chiederà all’Ufficio della Camera di iscrivere queste mozioni all’ordine del giorno della sessione estiva per permettere, se del caso, che siano trasmesse definitivamente al Consiglio federale durante la stessa sessione conformemente all’articolo 121 cpv. 5 lett. b della legge sul Parlamento.
Presieduta dal consigliere agli Stati Christian Levrat (PSS, FR), la Commissione si è riunita a Berna il 27 maggio 2021. In parte erano presenti alla seduta il presidente della Confederazione Guy Parmelin e il consigliere federale Ueli Maurer.