Con il messaggio concernente la promozione della piazza economica negli anni 2024-2027 (23.028) il Consiglio federale sottopone al Parlamento sei decreti federali per il finanziamento della promozione della piazza economica, della promozione delle esportazioni, di Innotour, delle attività del governo elettronico a favore delle PMI, degli aiuti finanziari a Svizzera Turismo e dei conferimenti al Fondo per lo sviluppo regionale per un importo totale di 646,13 milioni di franchi, nonché un decreto federale che definisce il programma pluriennale della Confederazione 2024-2031 concernente l’attuazione della Nuova politica regionale. La Commissione respinge tutte le proposte di tagli formulate dalla CdF-S (cfr. comunicato stampa del 24 marzo 2023) per non mettere in pericolo le nuove priorità fissate dal Consiglio federale nel settore della digitalizzazione e della sostenibilità. D’altro canto, la maggioranza della CET-S respinge anche diverse proposte di aumento a causa della difficile situazione delle finanze federali. Diverse minoranze chiedono sia importi maggiori (aiuti finanziari a Svizzera Turismo, conferimenti al Fondo per lo sviluppo regionale) sia importi minori (finanziamento della promozione delle esportazioni).
Prima di deliberare sulla promozione della piazza economica la CET-S ha sentito le cerchie interessate. All’audizione hanno partecipato delegazioni della Conferenza dei Direttori Cantonali dell’Economia Pubblica, di Svizzera Turismo, Switzerland Global Enterprise e della Federazione svizzera del turismo.
Legge sullo sgravio delle imprese dai costi della regolamentazione
Dopo essere entrata in materia sul progetto (22.082) e aver svolto gran parte della deliberazione di dettaglio durante la sua ultima seduta (cfr. comunicato stampa del 28 marzo 2023), la Commissione doveva ancora esaminare in particolare la questione dell’istituzione di un organismo indipendente di controllo incaricato di verificare la plausibilità delle stime dei costi della regolamentazione fatte dall’Amministrazione. Con 8 voti contro 5 la Commissione ha infine respinto l’istituzione di un organismo di questo tipo. Secondo la maggioranza quest’ultimo renderebbe più complesso e burocratico il processo legislativo, contraddicendo lo scopo della legge. Inoltre, esso non apporterebbe alcun valore aggiunto. Infine i costi per la sua istituzione non sono trascurabili in questo difficile periodo per le finanze pubbliche. Per la minoranza l’istituzione di un organismo di controllo permetterebbe di migliorare la qualità delle stime dei costi imputabili alla regolamentazione che gravano sulle imprese e dunque contribuirebbe a una migliore considerazione di questo aspetto durante il processo decisionale.
Per quanto riguarda l’obbligo per l’Amministrazione federale di stimare i costi della regolamentazione (art. 5 cpv. 1), la Commissione propone con 9 voti contro 4 di non calcolare soltanto quelli per le imprese ma anche quelli per i privati (p. es. i consumatori o i contribuenti). La maggioranza ritiene che le regolamentazioni causino costi anche per i privati, i cui interessi vanno considerati tanto quanto quelli delle imprese. Secondo la minoranza la proposta della maggioranza porterà a un enorme ampliamento del campo d’applicazione della legge che si tradurrà in un notevole aumento dell’onere lavorativo per l’Amministrazione.
Durante la votazione sul complesso il disegno di legge è stato accolto con 7 voti contro 4 e 2 astensioni. Il disegno sarà trattato dal Consiglio degli Stati durante la sessione estiva.
Flessibilizzare parzialmente la legge sul lavoro: l’ordinanza è quasi pronta
Per quanto riguarda l’iniziativa parlamentare 16.414 (Iv. Pa. Graber Konrad. Flessibilizzare parzialmente la legge sul lavoro preservando i modelli di orario di lavoro dimostratisi validi) la Commissione è stata consultata in merito alla soluzione elaborata per l’ordinanza sulla base di una proposta delle parti sociali (cfr. comunicato stampa della CET-S dell’11 ottobre 2022). Con la prevista modifica dell’ordinanza 2 concernente la legge sul lavoro si vuole offrire alle aziende del settore TIC e alle aziende che forniscono servizi nei settori della revisione contabile, dei servizi fiduciari e della consulenza fiscale una maggiore flessibilità nell’impiego dei propri dipendenti: le aziende nel settore TIC potranno, a determinate condizioni, prolungare il lavoro diurno e serale e ridurre il riposto giornaliero, mentre le aziende che forniscono servizi nei settori della revisione contabile, dei servizi fiduciari e della consulenza fiscale avranno la possibilità di concordare con determinate categorie di lavoratori e a determinate condizioni un particolare modello di orario di lavoro annuale. Pur constatando che la prevista modifica di ordinanza non attua tutte le richieste formulate dall’iniziativa parlamentare, la Commissione accoglie con favore il fatto che le parti sociali abbiano concordato una soluzione e propone pertanto alla sua Camera di togliere dal ruolo l’iniziativa parlamentare 16.414.
Nessun adeguamento del valore soglia per l’obbligo di annunciare i posti vacanti
La Commissione ha già esaminato nell’agosto 2022 una mozione del consigliere agli Stati Erich Ettlin (21.4665) che, in relazione all’obbligo di annunciare i posti vacanti, chiede che il valore soglia sia portato dal 5 all’8 per cento. Basandosi su ulteriori informazioni sul funzionamento del sistema, la commissione constata che vi sono grandi differenze a livello regionale per quanto riguarda la quota di collocamenti e sottolinea in questo contesto anche l’importanza di un buon coordinamento tra le casse di disoccupazione e gli Uffici di regionali di collocamento (URC). Tuttavia, proprio perché lo strumento dell’obbligo di annunciare i posti vacanti si è dimostrato valido in molti Cantoni, con 8 voti contro 1 e 4 astensioni propone alla propria Camera di respingere la mozione.
Sostenibilità nel settore finanziario
La Commissione propone senza controproposte di accogliere una mozione del consigliere nazionale Leo Müller, che chiede il miglioramento della base di dati per gli investimenti sostenibili (19.4313). Pur riconoscendo che negli ultimi anni in Svizzera vi è stata un’evoluzione positiva della situazione dei dati relativi agli investimenti sostenibili, la Commissione intravvede un potenziale di miglioramento e sviluppo ulteriori per il futuro.
La Commissione ha inoltre deciso di sospendere le deliberazioni sulla mozione 19.3766 «Clima e mercato finanziario. Integrare esplicitamente i rischi climatici negli obblighi di diligenza» e di attendere i lavori che svolgeranno al riguardo il Consiglio federale e l’Amministrazione.
Presieduta dal consigliere agli Stati Alex Kuprecht (UVD, SZ), la Commissione si è riunita a Berna il 24 aprile 2023. A parte della seduta era presente il Consigliere federale Guy Parmelin.