Con 5 voti contro 4 e 1 astensione, la Commissione si è espressa contro un’iniziativa parlamentare depositata dal consigliere nazionale Gerhard Pfister, la quale era invece stata sostenuta con una leggera maggioranza dalla sua omologa del Consiglio nazionale (Iv. Pa. 24.435, cfr. comunicato stampa della CIP-N del 21 febbraio 2025). Secondo la Commissione, non sono necessarie nuove regolamentazioni per l’elezione dei membri del Consiglio federale. Spetta piuttosto al Parlamento garantire che l’elezione conduca a una composizione del Governo politicamente equilibrata. Limitare le possibilità di dimettersi durante la legislatura potrebbe significare che un membro del Consiglio federale sia obbligato a restare in carica nonostante il desiderio di interrompere il proprio mandato.
La minoranza della Commissione considera invece l’iniziativa un’opportunità per avviare un ampio dibattito sull’elezione dei consiglieri federali e sulla composizione del Governo. A suo parere, l’Assemblea federale dovrebbe poter godere della massima libertà possibile nell’elezione, al fine di poter garantire una composizione equilibrata e indipendente da considerazioni tattiche di partito.
Definire con maggiore chiarezza i motivi di inesigibilità di un’espulsione o un allontanamento in caso di ammissione provvisoria
Con 8 voti contro 2, la Commissione si è espressa a favore dell’iniziativa parlamentare depositata dal consigliere nazionale Gregor Rutz (Iv. Pa. 24.438), che chiede di introdurre nella legge federale sugli stranieri e la loro integrazione un elenco esaustivo dei motivi per cui l’espulsione o l’allontanamento di una persona ammessa provvisoriamente non sia ragionevolmente esigibile. La Commissione ritiene che una definizione più precisa di tali motivi possa contribuire a fare chiarezza e a favorire una prassi più rigorosa. La Commissione omologa, che aveva già dato seguito all’iniziativa, può ora elaborare un progetto corrispondente.
Per un’armonizzazione delle frontiere esterne e interne Schengen
La Commissione ha avviato l’esame dell’oggetto del Consiglio federale concernente lo sviluppo di Schengen (25.032). Con 8 voti contro 2, è entrata in materia sulle modifiche della legge federale sugli stranieri e la loro integrazione proposte in seguito all’adeguamento del codice frontiere Schengen e riguardanti il passaggio dei confini, i controlli alle frontiere e la reintroduzione dei controlli alle frontiere interne. La Commissione è entrata in materia anche sugli altri due progetti (diritto di accesso del DFAE a N-ETIAS e adeguamenti redazionali relativi al codice di frontiera Schengen). Durante la prossima seduta inizierà la deliberazione di dettaglio.
Iniziativa sulla neutralità
La Commissione ha esaminato gli aspetti istituzionali dell’iniziativa sulla neutralità (24.092) e ha chiesto alla Commissione della politica estera competente di raccomandarne il rigetto senza controprogetto.
Nessuna modifica del diritto di cittadinanza degli Svizzeri all’estero
La Commissione ha esaminato due petizioni (24.2025 e 25.2003) riguardanti il diritto di cittadinanza degli Svizzeri all’estero e – rispettivamente con 9 voti contro 0 e 1 astensione, e 8 voti contro 2 – ha deciso di non darvi seguito. Le petizioni chiedono che i discendenti di cittadini svizzeri residenti all’estero possano mantenere la cittadinanza svizzera fino alla quinta generazione.
Presieduta dal consigliere agli Stati Daniel Fässler (M-E/AI), la Commissione si è riunita il
7 e 8 aprile 2025 a Berna.