La Commissione dell'ambiente, della pianificazione del territorio e dell'energia del Consiglio nazionale ha preso atto dei risultati della procedura di consultazione e ha approvato il progetto di modifica della legge sulla protezione della natura e del paesaggio. La revisione intende escludere i piccoli progetti di costruzione di abitazioni e quelli di media importanza dal diritto di ricorso delle organizzazioni ambientaliste.

La Commissione ha approvato con 14 voti contro 8 e 1 astensione il progetto di modifica di legge elaborato nel quadro dell’iniziativa parlamentare 19.409, che mira a limitare il diritto di ricorso iscritto nella legge federale sulla protezione della natura e del paesaggio (LPN). La Commissione vuole così impedire che una richiesta di costruzione di abitazione presentata da un privato possa essere contestata da un'organizzazione ambientalista, creando una situazione nettamente sbilanciata per quanto riguarda i mezzi che possono essere impiegati nella procedura. A questo scopo il diritto di ricorso delle organizzazioni sancito nella LPN non dovrebbe applicarsi a progetti di costruzione situati in zona edificabile con una superficie di piano inferiore a 400 m2. La Commissione ritiene che questa modifica sia coerente con il diritto di ricorso iscritto nella legge sulla protezione dell’ambiente (LPAmb), diritto che si applica unicamente nell’ambito dei progetti di grande portata oggetto di un esame dell’impatto sull’ambiente. Infine, la Commissione sottolinea che la portata delle restrizioni del diritto di ricorso è limitata, poiché i progetti previsti nei siti costruiti protetti e nei biotopi, come pure quelli al di fuori delle zone edificabili, non sono toccati dalla revisione.

Una minoranza della Commissione sottolinea l’importanza del diritto di ricorso delle organizzazioni per la salvaguardia del patrimonio storico e naturale e propone pertanto la non entrata in materia. Altre minoranze ipotizzano limitazioni meno rigide, proponendo di ridurre la superficie di riferimento a 250 m2 e di escludere dalle nuove norme le abitazioni situate nelle zone edificabili che si prestano a un declassamento e quelle sottoposte alla legge sulle abitazioni secondarie (LASec).

I risultati della procedura di consultazione sono disponibili sul sito della Commissione.

Condizioni quadro per il mercato svizz​​ero dell’elettricità

La Commissione ha iniziato la deliberazione della legge federale sulla vigilanza e la trasparenza nei mercati dell’energia all’ingrosso (23.083). È entrata in materia su questo oggetto senza controproposte, convinta che un’adeguata vigilanza sui mercati dell’energia all’ingrosso sia necessaria vista l’importanza per l’economia nazionale di un approvvigionamento energetico sicuro. La Commissione sottolinea che una normativa svizzera non debba scostarsi inutilmente dalle prescrizioni dell’UE.

La Commissione è stata inoltre consultata dal Consiglio federale in merito al mandato negoziale per un accordo con l’UE. In presenza del capo del DATEC, ha discusso in particolare sulle linee guida per i negoziati nel settore dell’elettricità e sulle ripercussioni di un accordo riguardante il mercato dell’elettricità sull’approvvigionamento energetico della Svizzera.

Economia circolare: appia​nate quasi tutte le divergenze

La Commissione ha appianato gran parte delle divergenze con il Consiglio degli Stati in merito all’economia circolare svizzera (20.433), in particolare riguardo alle disposizioni per l’allentamento del monopolio dei rifiuti urbani (art. 31b), dove si è allineata alla decisione del Consiglio degli Stati. Non è invece d’accordo sulla questione se i prodotti biogeni invenduti debbano essere tolti dall’imballaggio. La maggioranza è favorevole a un compromesso, che modifica lievemente la decisione del Consiglio nazionale (14 voti contro 10 e 1 astensione). Una minoranza desidera attenersi alla decisione del Consiglio nazionale, mentre un’altra minoranza si allinea a quanto deciso dal Consiglio degli Stati.

Altri o​ggetti

Inoltre la Commissione è entrata in materia, senza controproposte, sulla revisione parziale della legge sulla protezione dell’ambiente (22.085) che riguarda in particolare la protezione contro il rumore e il risanamento di siti inquinati. La Commissione sottolinea che in questi due ambiti occorre intervenire e auspica una rapida trattazione di questo oggetto.

Con 17 voti contro 8 la Commissione respinge la mozione 23.3672 “Combattere la carenza di alloggi con la densificazione e la costruzione di abitazioni di utilità pubblica”. Essa ritiene che le basi legali vigenti siano sufficienti affinché i Cantoni si attivino in modo autonomo nel senso auspicato dalla mozione.

La Commissione inoltra all’unanimità un postulato che invita il Consiglio federale a esaminare come ottimizzare l’utilizzazione della risorsa energetica rappresentata dal legno (24.3005) e a presentare un rapporto in merito. Essa sollecita il Consiglio federale ad elaborare proposte per una strategia in materia.

Per concludere la Commissione ha sentito diverse associazioni mantello dell’economia, organizzazioni di protezione dell’ambiente e rappresentanti dei settori interessati in vista dell’attuazione dell’iniziativa parlamentare 21.432 “Creare le basi per un meccanismo di aggiustamento del carbonio alla frontiera”. In una prossima seduta deciderà sul seguito dei lavori.

Presieduta dal consigliere nazionale Christian Imark (V, SO), la Commissione si è riunita a Berna il 22 e il 23 gennaio 2024. A parte della seduta era presente il consigliere federale Albert Rösti.