Iniziativa popolare «Gioventù + musica»
Gli autori dell'iniziativa popolare «Gioventù + musica» esigono che la formazione musicale sia sancita nella Costituzione federale, analogamente all'articolo costituzionale relativo allo sport. La Commissione della scienza, dell'educazione e della cultura del Consiglio nazionale (CSEC-N) ha dato seguito a una mozione d'ordine intesa a differire la sua decisione alla prossima seduta. Preferisce infatti avere ulteriori informazioni in merito da parte della Conferenza svizzera dei direttori della pubblica educazione.

Depositata il 18 dicembre 2008 munita di 153 626 firme valide, l'iniziativa popolare «Gioventù + musica» (09.095) intende rafforzare la formazione musicale negli ambiti scolastico ed extrascolastico. Vuole obbligare la Confederazione e i Cantoni ad incoraggiare la formazione musicale, in particolare quella dei bambini e dei giovani. A tal fine la Confederazione dovrebbe fissare – come lo fa per lo sport – i principi applicabili all'insegnamento della musica a scuola, all'accesso dei giovani all'arte musicale e alla promozione dei musicisti di talento. Prima di iniziare le sue deliberazioni su questo oggetto, la Commissione ha sentito diversi rappresentanti del comitato d'iniziativa, dei Cantoni, del corpo insegnante e delle alte scuole pedagogiche.

 

Differenti studi e perizie hanno dimostrato che la musica, segnatamente il fatto di suonare uno strumento, favorisce nei giovani l'acquisizione di competenze sociali e lo sviluppo dell'intelligenza in generale, e permette loro inoltre di coltivare capacità particolari. I membri della Commissione hanno sottolineato l'importanza della formazione musicale per i bambini e per i giovani. Hanno inoltre rilevato non solo che la pratica della musica facilita l'acquisizione di competenze sociali e cognitive, ma anche che la formazione musicale può avere effetti positivi su altri ambiti dell'insegnamento, ad esempio sull'apprendimento delle lingue. Ciononostante, la maggioranza della Commissione ha approvato una mozione d'ordine intesa a richiedere ulteriori informazioni alla Conferenza svizzera dei direttori cantonali della pubblica educazione (CDPE) e a differire la sua decisione alla prossima seduta.

 

La CSEC-N si è pure ocupata dell'iniziativa parlamentare 09.479 – Istruzione dei bambini con malattie croniche –, depositata dalla consigliera nazionale Chantal Galladé. Questa chiede la creazione dio disposizioni legali che disciplinino sia la formazione dei bambini con malattie croniche sia il finanziamento delle scuole negli ospedali. Il principale obiettivo dell'iniziativa è di garantire un insegnamento a tutti i bambini con malattie croniche, indipendentemente dal loro luogo di domicilio. Nell'ambito dell'esame preliminare di tale oggetto, la Commissione deve in particolare stabilire se occorre legiferare in materia. Ha deciso a tal fine, con 15 voti contro 10, senza astensioni, di sentire rappresentanti della Conferenza svizzera dei direttori cantonali della sanità (CDS) e della CDPE in occasione di una prossima seduta. La Commissione deciderà se dare seguito o meno all'iniziativa soltanto dopo tali accertamenti.

 

La CSEC-N ha inoltre avuto un colloquio con rappresentanti della Fondazione Pro Helvetia inmerito a un'esposizione organizzata a Vienna dall'artista Christoph Büchel e cofinanziata dalla Fondazione. I membri della Commissione, i cui pareri erano controversi, volevano infatti conoscere le ragioni che avevano indotto Pro Helvetia a sostenere tale esposizione. La Fondazione ha assicurato che in futuro esaminerà con più attenzione i progetti suscettibili di sollevare polemiche. Sarebbero del resto state già adottate corrispondenti misure.

 

Infine, la CSEC-N ha concluso l'esame della legge sulla promozione dello sport (09.082). Ha informato il pubblico in merito alle sue deliberazioni con una conferenza stampa il 16 aprile 2010.

Presieduta dal consigliere nazionale Lieni Füglistaller (UDC/AG), la Commissione si è riunita il 15 e il 16 aprile  2010 a Berna. A parte della seduta erano presenti i consiglieri federali  Didier Burkhalter e Ueli Maurer.

 

Berna, 16 aprile 2010 Servizi del Parlamento