Correzione dei premi dell’assicurazione malattie
Alla compensazione dei premi dell’assicurazione malattie versati in eccesso o in difetto dovranno partecipare anche gli assicuratori e la Confederazione. Questa è la soluzione auspicata dalla Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio degli Stati (CSSS-S).

La Commissione  ha ripreso la discussione sulla compensazione dei premi dell’assicurazione malattie che in passato erano troppo bassi o troppo elevati ed è entrata in materia, senza voti contrari, sull’oggetto LAMal. Modifica (12.026 s). Dovrebbero così essere ridistribuiti 800 milioni di franchi. La maggioranza della Commissione auspica che al finanziamento partecipino gli assicurati dei Cantoni in cui i premi erano troppo bassi, le casse malati e la Confederazione. In concreto, per gli assicurati interessati ciò comporterebbe la rinuncia temporanea al rimborso della tassa sul CO2 (50 fr. all’anno). La Commissione si è riferita a quanto proposto in aprile 2013 dalla Conferenza svizzera delle direttrici e dei direttori cantonali della sanità (CDS) e ha invitato l’Amministrazione a elaborare i dettagli del progetto e a presentarli subito dopo la sessione estiva.

La maggioranza vota a favore di una limitazione delle autorizzazioni

La CSSS-S ha continuato la deliberazione di dettaglio sull’oggetto LAMal. Revisione parziale. Reintroduzione temporanea dell’autorizzazione secondo il bisogno (12.092 ns). Nella votazione sul complesso, la Commissione ha approvato il progetto con 6 voti contro 5 e 2 astensioni e ha esaminato approfonditamente la «Proposta Ingold» accolta dal Consiglio nazionale (art. 55a cpv. 2 LAMal). In una prima votazione la CSSS-S ha accettato con 7 voti contro 6 una proposta volta a ridurre da 5 (secondo il Consiglio nazionale) a 3 anni l’esperienza professionale richiesta, da acquisire presso un istituto di formazione svizzero. Tuttavia alla fine, con 7 voti contro 6, si è allineata alla versione del Consiglio federale anche per evitare qualsiasi violazione dei principi fissati nell’accordo sulla libera circolazione delle persone concluso con l’UE. Con 10 voti contro 1 e 1 astensione si è inoltre espressa contro l’introduzione di una data di scadenza delle autorizzazioni (cpv. 5) proposta dal Consiglio nazionale per consentire al Consiglio federale e ai Cantoni di regolamentare in maniera flessibile la loro durata. La Commissione vorrebbe infine che i criteri che permettono di stabilire l’esistenza di un bisogno fossero fissati d’intesa con i Cantoni (cpv. 3). A causa del ritardo nell’esame del progetto rispetto agli obiettivi iniziali del Consiglio federale, la CSSS-S chiede di dichiarare urgente la modifica della legge in modo che possa entrare in vigore il 1° luglio 2013.

La Commissione ha poi approvato all’unanimità una mozione che incarica il Consiglio federale di prendere in considerazione, in vista della «seconda tappa» della regolamentazione delle autorizzazioni, una soluzione che preveda che la Confederazione fissi, in collaborazione con i Cantoni, le tariffe per le singole prestazioni differenziando le tariffe per le prestazioni fornite dai medici specialisti da quelle fornite dai medici di base e introducendo una diversificazione anche a livello regionale.

Provenienza delle materie prime contenute nelle derrate alimentari: no alla dichiarazione obbligatoria

La Commissione ha approvato all’unanimità l’entrata in materia sulla revisione totale della legge federale sulle derrate alimentari (11.034 n). In precedenza aveva sentito i rappresentanti dei Cantoni e dei chimici cantonali, dell’industria alimentare e delle associazioni dei consumatori. Nella deliberazione di dettaglio si è pronunciata su diverse proposte: l’acqua delle docce e delle piscine negli impianti pubblici dovrà rispondere ai medesimi requisiti di qualità in tutta la Svizzera (approvazione all’unanimità della proposta del Consiglio federale; art. 5 cpv. 3 lett. i). La provenienza delle materie prime presenti nelle derrate alimentari non dovrà essere indicata in tutti i casi obbligatoriamente sulle etichette, bensì solo quando prescritto dal Consiglio federale (10 voti contro 2; art. 12 cpv. 1 lett. d e art. 13 cpv. 1 lett. c). Per quanto riguarda le prescrizioni in materia di dichiarazione, la Commissione respinge, perché troppo dettagliate e troppo complesse, le disposizioni adottate dal Consiglio nazionale e chiede, con una chiara maggioranza, di optare per la versione del Consiglio federale (art. 12). Infine, con 7 voti contro 5, la CSSS-S ritiene che il Consiglio federale debba poter introdurre limitazioni per la pubblicità di generi alimentari destinata ai bambini (art. 14 cpv. 2bis). La Commissione continuerà la deliberazione di dettaglio dopo la sessione estiva.

Relativamente alle quattro mozioni «Sottoporre rapidamente al voto popolare l’iniziativa “Per una cassa malati pubblica” senza controprogetto» (12.4123 n; 12.4157 n; 12.4164 n; 12.4207 n),  adottate dal Consiglio nazionale il 20 marzo 2013, la CSSS-S, con 6 voti contro 5, propone di accoglierle.

La Commissione ha preso inoltre in esame vari altri oggetti.

 

  • Con 9 voti contro 1 e 2 astensioni è favorevole alla Soppressione del limite massimo per il contributo di solidarietà (LADI; 13.027 ns).
  • Sostiene all’unanimità il progetto di atto legislativo concernente l’iniziativa parlamentare Gilli «Nuova proroga dell’omologazione cantonale di medicamenti» (12.471 n), che intende prolungare le autorizzazioni fino alla fine del 2017.
  • Chiede all’unanimità di adottare i punti 1, 2 e 4 della mozione del Consiglio nazionale (Hardegger) «Disposizioni legali in materia d’igiene per evitare le infezioni nosocomiali» (12.3104 n; n. 1, 2 e 4).
  • Con 9 voti contro 1 propone di respingere la  mozione CSSS-N «Ridefinizione dei prezzi dei medicamenti» (12.3342 n). Poiché il 12 aprile 2013 il Dipartimento federale dell’interno e l’industria farmaceutica hanno trovato un accordo su vari punti controversi la mozione può considerarsi ampiamente adempiuta.
  • Con 10 voti contro 2 la Commissione decide di non dar seguito all’iniziativa del Cantone di Basilea Città concernente il «Miglioramento delle condizioni locali per la ricerca farmacologica in Svizzera» (12.315 s), in quanto sono state già messe in atto misure che rispondono alle richieste dell’iniziativa.
  • Con 6 voti contro 1 e 3 astensioni chiede di respingere la mozione del Consiglio nazionale (CSSS-N) «Garanzia della qualità. Creare le basi per paragonare le prestazioni delle case per anziani e di cura» (12.3333).
  • Infine la Commissione ha deciso all’unanimità di dare seguito alla petizione dell’Alleanza Salute Psichica Svizzera «Salute mentale per noi tutti – contro l’emarginazione» (12.2037) e di depositare un postulato sulla questione.

    Presieduta da Christine Egerszegi (PLR, AG), la Commissione si è riunita a Berna il 2 e il 3 maggio 2013. A parte della seduta era presente il consigliere federale Alain Berset.

 

Berna, 3 maggio 2013  Servizi del Parlamento