La Commissione della gestione del Consiglio nazionale (CdG-N) si è chinata sul modo in cui, tra marzo e settembre 2020, è stato progettato e attuato il sistema di indennità di perdita di guadagno COVID-19 (IPG COVID-19), istituito dal Consiglio federale per sostenere i lavoratori indipendenti colpiti dalla pandemia. Nel complesso, la CdG-N valuta positivamente tale strumento ed elogia il grande impegno profuso dalle autorità competenti. La volontà di introdurre nel più breve tempo possibile un sistema di sostegno applicabile in modo ampio e non burocratico ha tuttavia limitato le possibilità di esercitare la vigilanza. La Commissione formula tre raccomandazioni all’attenzione del Consiglio federale, così da essere preparati meglio a future situazioni simili.

Nel marzo del 2020 il Consiglio federale ha istituito un sistema di indennità di perdita di guadagno per sostenere i lavoratori indipendenti la cui attività era colpita dalla pandemia da COVID-19 (IPG COVID-19). Nei mesi successivi il sistema è stato oggetto di diverse critiche, riguardanti in particolare i rischi di abuso. In tale contesto, la Commissione della gestione del Consiglio nazionale (CdG-N) ha deciso di chinarsi sul modo in cui il sistema di IPG COVID-19 è stato progettato e sul suo funzionamento fino a settembre 2020. Questi accertamenti si iscrivono nell’ambito dell’ispezione che le CdG del Consiglio nazionale e del Consiglio degli Stati hanno avviato nel maggio del 2020 nell’intento di analizzare la gestione della pandemia da COVID-19 da parte del Consiglio federale e dell’Amministrazione federale.

Dopo avere esaminato i fatti ed essersi intrattenuta con gli attori coinvolti, nel suo rapporto pubblicato in data odierna la CdG-N valuta nel complesso in modo positivo l’introduzione e la gestione del sistema di IPG COVID-19 nei primi mesi della crisi. La principale lacuna dello strumento – data dalla difficoltà di esercitare la vigilanza e di lottare contro gli abusi – si spiega con la volontà del Consiglio federale di introdurre il più celermente possibile un sistema di sostegno che potesse essere applicato in modo ampio, semplice, rapido e non burocratico. Secondo la Commissione, in ogni caso tale decisione è stata presa con cognizione di causa ed è legata al particolare contesto della pandemia.

Quanto all’elaborazione del sistema di IPG COVID-19, la Commissione reputa appropriato l’approccio adottato dal Consiglio federale. La CdG-N stila un bilancio positivo anche per quanto concerne la collaborazione instauratasi tra le autorità responsabili dell’introduzione di questo strumento. Ritiene tuttavia che vi sia un potenziale di miglioramento per gli scambi tra l’Ufficio federale delle assicurazioni sociali (UFAS) e l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP); invita il Consiglio federale a fare in modo che da questo caso si traggano i debiti insegnamenti.

La CdG-N ha inoltre discusso la proroga del sistema di IPG COVID-19, decisa all’inizio di luglio 2020 e che era stata oggetto di diverse critiche. Giunge alla conclusione che all’epoca era stato trovato un adeguato compromesso tra una maggiore vigilanza – che avrebbe comportato costi più elevati e tempi più lunghi per la trattazione dei dossier – e i rischi associati all’abuso delle IPG – che in base agli accertamenti effettuati in un secondo tempo si sono rivelati bassi. Per contro deplora che l’UFAS non sia in grado di determinare la percentuale di lavoratori indipendenti che all’epoca dei fatti ha rinunciato a percepire le IPG COVID-19. Per la Commissione è importante che questo aspetto venga chiarito per quanto possibile nell’ambito di valutazioni future.

Per quanto riguarda l’attuazione del sistema di IPG COVID-19 da parte dell’UFAS e delle casse di compensazione, la CdG-N non ha ravvisato la necessità di intervenire dal profilo dell’alta vigilanza. La collaborazione tra le autorità federali competenti e le casse di compensazione è stata giudicata in modo positivo. Ciononostante, la Commissione ritiene che la crisi di COVID-19 abbia evidenziato alcuni problemi di portata generale relativi al sistema dell’AVS/AI/IPG, in particolare per quanto concerne la vigilanza sulle casse di compensazione da parte dell’UFAS, l’armonizzazione dei dati e la digitalizzazione. Per la CdG-N è importante che il Consiglio federale esamini più dettagliatamente questi punti.

Infine, la CdG-N ha esaminato il modo in cui l’UFAS e il Controllo federale delle finanze (CDF) hanno esercitato la vigilanza sull’attuazione del sistema di IPG COVID-19. In mancanza di dati dettagliati, il sistema si è basato molto sul principio di fiducia. La Commissione ha constatato con soddisfazione che i risultati delle verifiche condotte dall’UFAS e dal CDF hanno evidenziato un rischio di abuso molto basso per quel che concerne i doppi versamenti o l’erogazione di importi superiori al massimo consentito. La CdG-N si rallegra degli sforzi compiuti dalle autorità di vigilanza; giunge alla conclusione che hanno svolto seriamente i loro compiti, nei limiti dei dati disponibili.

La Commissione ha anche preso atto delle sfide rappresentate in tale contesto dalla vigilanza dell’attività e della situazione finanziaria dei lavoratori indipendenti. Rileva che essi costitui­sco­no una categoria di lavoratori che finora è stata poco documentata nel campo delle assicurazioni sociali. Invita il Consiglio federale a esaminare l’opportunità di effettuare analisi più approfondite in merito alla copertura sociale dei lavoratori indipendenti sulla base delle esperienze acquisite durante la pandemia.

Presieduta dalla consigliera nazionale Prisca Birrer-Heimo (PS, LU), la Commissione si è riunita a Berna il 18 febbraio 2022.