La Commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni del Consiglio degli Stati (CTT-S) ritiene che il mantenimento della «strada viaggiante» fino alla fine del 2026 rappresenti un compromesso sensato. Vuole inoltre garantire un futuro senza intoppi del trasporto ferroviario transfrontaliero e semplificare le procedure di omologazione per il materiale rotabile.

Negli ultimi decenni il traffico combinato accompagnato («strada viaggiante») ha contribuito in maniera determinante a trasferire il traffico merci transalpino dalla strada alla rotaia. La Confederazione sostiene la «strada viaggiante» sulla base di un accordo quadro concluso con il gestore, in scadenza alla fine del 2023. A causa dell’atteso rafforzamento della competitività del trasporto combinato non accompagnato, vi è unanimità circa la cessazione della «strada viaggiante». La Commissione, all’unanimità, entrata in materia sul disegno del Consiglio federale 22.064. Legge sul trasferimento del traffico merci e decreto federale concernente il limite di spesa per il promovimento del traffico combinato.Modifica. Durante la deliberazione di dettaglio il momento di tale cessazione si è rivelato come il punto centrale della discussione. La maggioranza della Commissione ritiene che il compromesso elaborato dal Consiglio federale dal punto di vista della politica del trasferimento e finanziaria, ossia la proroga del sostegno fino alla fine del 2026, costituisca una via di mezzo sensata. Questa variante, che comprende complessivamente 64 milioni di franchi, continua a soddisfare l’intento del trasferimento e concede al ramo della logistica il tempo necessario per adeguarsi. Con 7 voti contro 6 la Commissione approva questa variante a stretta maggioranza. Una minoranza teme un ritrasferimento alla strada e fa notare che l’obiettivo di trasferimento sancito dalla Costituzione federale non è ancora stato raggiunto; propone pertanto una proroga fino al 2028 con lo stanziamento di 106 milioni di franchi. Un’altra minoranza non vuole prorogare il sostegno, facendolo terminare alla fine del 2023, e quindi non intende stanziare ulteriori fondi. Nella votazione sul complesso la Commissione approva all’unanimità il disegno adottato dal Consiglio federale. L’oggetto passa ora al Consiglio degli Stati, che delibererà verosimilmente nella sessione estiva 2023.

Sempre in tema di politica ferroviaria la Commissione ha trattato il tema delle specifiche tecniche per il traffico ferroviario transfrontaliero e ha deciso, senza voti contrari, di entrare in materia sul messaggio del Consiglio federale 23.024.Legge federale sulle ferrovie. Modifica (attuazione del pilastro tecnico del 4° pacchetto ferroviario dell'UE). La Commissione è favorevole all’introduzione di procedure uniformi a livello europeo per l’omologazione di nuovo materiale rotabile e ha approvato all’unanimità la relativa modifica di legge. Ritiene che questo passo ulteriore verso una maggiore uniformità internazionale sia necessario per garantire lo sviluppo futuro del traffico ferroviario transfrontaliero e per rendere più efficienti le procedure di omologazione. Una minoranza teme che la riforma possa indebolire il diritto di ricorso delle associazioni delle persone con disabilità e propone che l’Ufficio federale dei trasporti (UFT) rimanga l’autorità competente per vigilare sul rispetto della legge sui disabili in Svizzera. La maggioranza è convinta che i diritti delle persone con disabilità restino sufficientemente garantiti giacché gli interessati hanno la possibilità di presentare ricorso e di farsi sostenere o rappresentare a tal fine da un’associazione, conformemente alla prassi attuale nell’Unione europea. L’oggetto sarà trattato dal Consiglio degli Stati presumibilmente durante la sessione estiva 2023.

La Commissione si è occupata inoltre del sostegno dei media, prendendo spunto dal recente rapporto della Commissione federale dei media (COFEM). In questo contesto ha preso atto anche di un rapporto complementare dell’Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM), elaborato su richiesta della CTT-S del novembre scorso. Basandosi su questi riscontri, la Commissione ha dato seguito sia all’Iv. Pa. Bauer 22.407. Ripartizione del canone radiotelevisivo (all’unanimità) che all’Iv. Pa.Chassot 22.417. Misure di promozione a favore dei media elettronici (con 8 voti contro 5). Inoltre, con 7 voti contro 4 e 2 astensioni, ha approvato la decisione della Commissione omologa del Consiglio nazionale di dare seguito all’Iv. Pa.Bulliard 22.423.Per una stampa scritta indipendente è necessario adeguare gli importi del sostegno indiretto. La Commissione è convinta che le tre iniziative permettano di trovare una soluzione transitoria, orientata sul medio termine, ai problemi strutturali che minacciano la diversità mediatica, in attesa di conoscere le conclusioni del rapporto sul futuro sostegno dei media (21.3781). Sulla base di tale rapporto sarà quindi possibile riflettere su una nuova impostazione a lungo termine del promovimento dei media.

La Commissione ha inoltre continuato l’esame dell’Iv. Pa. Fluri 22.415. Partecipazione equa della SSR al mercato della produzione audiovisiva, cui la Commissione omologa del Consiglio nazionale ha dato seguito. La CTT-S ha sentito rappresentanti del settore audiovisivo, della SSR e dell’Ufficio federale della cultura al fine di valutare se la legislazione vigente comporti effettivamente svantaggi per il settore privato rispetto alla SSR. La Commissione è giunta alla conclusione che non vi è necessità di intervenire a livello di legge. A suo parere i meccanismi del mercato sono sufficientemente incisivi e non vi è pertanto motivo per limitare l’autonomia aziendale della SSR. La Commissione ha deciso, con 8 voti contro 4 e 1 astensione, di non approvare la decisione della Commissione omologa.

Infine la Commissione ha incontrato rappresentanti delle FFS per informarsi sulle sfide attuali e sul raggiungimento degli obiettivi dell’anno scorso; si è discusso inoltre dei lavori nella stazione ferroviaria di Losanna.